C’è chi si autosospende dal consiglio comunale (come hanno annunciato di fare in due, nel Salento) c’è chi si dice disposto a incatenarsi. C’è chi, come accaduto a Cerignola, si è già mosso: ieri, con lo slogan “mo avast”. Il piano di riordino ospedaliero, che in pratica da oggi fa partire il dibattito politico nell’istituzione regionale, crea molto subbuglio in molte comunità locali. Soprattutto quelle i cui ospedali sono destinati a chiudere. Mentre il sindaco di Triggiano si dice sorpreso per la chiusura prospettata del Fallacara, c’p un esponente del Pd foggiano, Dino Marino, parla di “pasticcio in salsa barese” ed evidenzia, ad esempio, che per effetto del riordino “circa 640mila” persone saranno di fatto senza una cardiochirurgia. Intervista rilasciata a foggiatoday.it. Il governatore della Puglia, ieri, con un tweet, ha chiarito: addolorato per le proteste, legittime, ma non mi farò influenzare. Insomma, il ragionamento di Michele Emiliano: protestate quanto volete, vado avanti perché è necessario.