Troppo anomalo, quel duplice delitto. Così le piste di indagine, anziché assottigliarsi nel numero, aumentano ancora. Almeno in apparenza. Quelle primarie: movente passionale, mafia. Poi gli anabolizzanti, poi un movente finanziario legato al lavoro della bocconiana siciliana. Ora ecco la vendetta. Per una cosa in cui Trifone Ragone e Teresa Costanza, lui militare 29enne di Adelfia e lei (come detto, lauerata alla Bocconi) assicuratrice 30enne di Agrigento, rischiano di non entrarci nulla. Secondo una testimonianza citata dal Corriere della Sera, Trifone Ragone aveva sedato una lite in discoteca, alcune sere prima di essere ucciso a colpi di pistola alla testa, lui come la sua fidanzata, nell’auto parcheggiata all’esterno del palasport di Pordenone. La lite in discoteca, nuovo possibile movente. Una rissa fra albanesi, con Ragone a fare da paciere. Due albanesi in ospedale, per quella lite.
Duplice omicidio anomalo, peraltro: troppo normali le vite di Ragone e Costanza, troppo normale la loro vita di coppia, in rapporto alla spietata esecuzione, opera di un killer professionista secondo quanto ritengono gli inquirenti.