Scrive Antonio Decaro, sindaco di Bari:
Questi nastri bianchi e rossi, con i quali stiamo sigillando piazze, giardini e panchine, sono il simbolo di un fallimento. Del mio fallimento.
Ho provato in tutti i modi a dirvi di uscire di casa il meno possibile, a convincervi di non stare per strada a chiacchierare, di evitare capannelli, bivacchi, assembramenti.
Ci ho provato girando per la città, facendo appelli in diretta dai social, minacciandovi, aumentando i controlli, chiedendo sanzioni più dure. Ma niente. Ho fallito.
Oggi abbiamo interdetto tante aree pubbliche, le stesse aree che con enorme fatica, in tutti questi anni, abbiamo restituito alla vita, alla gioia di stare insieme, al senso più alto e più vero del fare comunità.
Guardo quei nastri bianchi e rossi e sento dentro un grande magone.
In questi anni abbiamo scoperto la bellezza di stare insieme mentre oggi dobbiamo trovare la forza di stare da soli e non è per niente facile.
Se potessi andrei ad abbracciare e ringraziare personalmente a uno a uno, la stragrande maggioranza dei baresi che con grandi sacrifici stanno rispettando le regole, a fronte di un gruppo di irresponsabili a cui il messaggio proprio non vuole entrare nella testa.
Eppure non voglio arrendermi.
Fallirò ancora, forse, ma non mi stancherò mai di ripeterlo: dobbiamo impegnarci tutti, dal primo all’ultimo, per evitare che il contagio dilaghi. Per poter un giorno togliere insieme quei nastri e sventolarli come fossero festoni.
Tocca a noi. Tocca a ognuno di noi. Adesso. Forza.