Nei giorni scorsi il consigliere regionale pugliese Renato Perrini ha messo in evidenza alcune criticità relative all’ospedale “Moscati” di Taranto. Non strettamente legate al corona virus, oltretutto. L’esponente politico ha, per esempio, puntato il dito sul malfunzionamento dell’apparecchiatura di radiografia per l’oncologia, con difficoltà lamentate da varie persone che chiedono un miglioramento di quel servizio ovvero la messa in funzione dell’apparecchio praticamente inutilizzato e che sarebbe pienamente efficiente. Perrini afferma di ricevere decine di lamentele e richieste di aiuto, ogni giorno, a questo riguardo.
A queste affermazioni di Perrini l’azienda sanitaria locale ha risposto tramite le considerazioni di vari dirigenti dei reparti del “Moscati”. Un riscontro che dà una versione sostanzialmente diversa delle cose, pur riconoscendo che il corona virus sta pesantemente condizionando anche le altre attività.
Sullo sfondo di tutto ciò le persone. Alle quali, sia in un caso che nell’altro, c’è da ritenere sia stata data una rappresentazione onesta delle cose. Ovvero, criticità esistenti e non da oggi e sforzi per fare il meglio in una situazione che non ha precedenti.
Però, per essere attenti alle persone, non può essere detto che “a breve” sarà operativa la divisione di oncologia in corso di allestimento nell’ospedale di Martina Franca. Quegli ammalati e i loro familiari hanno diritto di conoscere una data esatta. Quando. Oppure non si dica niente fino a cose fatte. Un riferimento preciso, ai pazienti oncologici soprattutto, va dato.