Di seguito un comunicato diffuso dalla Guardia di finanza:
Continuano da parte delle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria e del Gruppo di Taranto,
delle Compagnie di Manduria e di Martina Franca, nonché della Tenenza di Castellaneta gli interventi a
contrasto della diffusione sul mercato di prodotti potenzialmente pericolosi per la salute pubblica.
I controlli svolti dai Finanzieri hanno permesso di individuare e sottoporre a sequestro presso 9 esercizi
commerciali di Taranto, Pulsano, Sava, Maruggio, Martina Franca, Massafra, Mottola e Palagiano oltre 360.000
prodotti, tra i quali casalinghi, giocattoli, bigiotteria, accessori per abbigliamento e guanti monouso, privi delle
informazioni previste dal “Codice del Consumo”. Tale provvedimento normativo stabilisce, infatti, che i prodotti
destinati al consumatore, commercializzati sul territorio nazionale, debbano riportare le indicazioni relative alla
denominazione legale o merceologica del prodotto, all’identità del produttore, all’eventuale presenza di sostanze
in grado di causare potenziale danno al consumatore nonché ai materiali impiegati e ai metodi di lavorazione.
Tra i prodotti sottoposti a sequestro figurano anche oltre 27.000 piatti e posate in plastica, sulle cui confezioni
era indebitamente impresso il logo “MOCA” (materiali e oggetti destinati al contatto con gli alimenti) pur in
assenza del pertinente “certificato di conformità” prescritto per legge.
Al termine dei pertinenti approfondimenti investigativi le Fiamme Gialle hanno segnalato alle competenti
Autorità i titolari delle 9 rivendite interessate dai controlli.
Le indagini dei Finanzieri jonici sono ora finalizzate alla disarticolazione della catena logistica, organizzativa e
strutturale delle filiere, nonché al recupero a tassazione dei proventi derivanti da tali condotte illecite.
Contrastare la diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza significa contribuire a
garantire una protezione efficace dei consumatori e un mercato competitivo ove gli operatori economici onesti
possano beneficiare di condizioni eque di concorrenza.