La procura della Repubblica di Lecce ha inviato gli avvisi di chiusura delle indagini. Nei guai ci sono un giudice di Foggia, due avvocati di Cerignola, un commesso e una collaboratrice di studio. Secondo l’accusa, Domenico Zeno, il giudice in servizio all’ufficio gip del tribunale dauno, sarebbe stato corrotto dagli avvocati Pietro Barbaro e Rosario Marino (entrambi di Cerignola) per addomesticare cause. Indagini anche nei confronti di Michele Vigorita, commesso in servizio al tribunale di Foggia, e Loredana Chieti, collaboratrice di uno dei due avvocati.