Il 30enne Ciro Piccione venne ucciso il 12 maggio in un garage alla periferia di San Giorgio Ionico. Gli sparò due colpi di pistola, secondo l’accusa, il 29enne incensurato Salvatore Mele, di Lizzano. Operatore ecologico, Mele è rinchiuso in carcere a Taranto in attesa della convalida del fermo (questa la situazione dettagliata, rispetto al titolo) e ha confessato, stando a ricostruzioni. Movente dell’assassinio dell’imprenditore agricolo: l’onore. Si è fatta strada, quale ipotesi d’indagine, un’amicizia di Piccione con la mamma della fidanzata di Mele. Prima dell’assassinio, fra i due uomini vi fu (secondo le indagini dei carabinueri) una colluttazione, proprio legata alla frequentazione fra Piccione (foto home page) e la donna. Salvatore Mele, dopo avere sparato, buttò la pistola in mare, sempre secondo le indagini.