Chi scrive, reduce da un convegno sulla legalità, era nell’auto condotta da un collega. Nella zona di via Alessandro Fighera, zona trafficatissima di Martina Franca in prossimità dell’incrocio più gravoso del paese, chi scrive ed il collega hanno assistito a questo.
Quattro signore a passeggio, sul marciapiedi, ed una di esse sulla sedia a rotelle, condotta da una delle altre tre donne. In prossimità dello scivolo per i disabili la donna che spingeva la sedia a rotelle ha dovuto farla scendere dal gradino (alto) del marciapiede ed immettersi al margine della strada trafficata, fra le auto, perché lo scivolo era occupato da una vettura.
Una delle signore ha detto che non era l’unico episodio della serie: il posto auto sotto casa è continuamente violato e quella famiglia non sa più come fare. La lamentela di quella famiglia può tranquillamente essere la protesta di una qualsiasi famiglia con disabili di Martina Franca perché le strisce pedonali, i posti contrassegnati dalle strisce gialle e tutti gli altri dispositivi per pedoni e disabili non sono rispettati, da molti automobilisti.
È arrivato il momento, in realtà è tardi da un pezzo, di contrastare con rigore questa spregevole mancanza di rispetto nei confronti delle persone più fragili. Questa vergogna deve finire.
Evitiamoci infine, tutti quanti, l’ipocrisia di dire “diversamente abili” perché da disabili vengono trattati, dai (sedicenti) abili.
