Di seguito un comunicato diffuso dai Giovani popolari di Martina Franca:
Se qualche giorno addietro Martina Franca festeggiava lo sport, oggi certamente la nostra città paventa il rischio di salutare il “mondo del calcio e la tradizione calcistica cittadina”. A margine dell’importante scadenza ovvero quella per il rinnovo della convenzione per lo stadio comunale fra Comune di Martina Franca e società AS Martina (scadenza prevista per il 20 Giugno), si palesa sempre più compromessa la stessa partecipazione della squadra martinese in Lega Pro e quindi la fine di un’epoca. Difatti in risposta all’inverosimile dimostrazione di quanto l’amministrazione Ancona non abbia attenzione per la questione, a partire da quanto successo nel consiglio comunale del 18 u.s. (rinviato per lutto cittadino) si sarebbe potuto discutere dell’approvazione della deroga che da anni vede interessato lo stadio comunale, stadio che sorge in città evitando che la società stessa rimettesse il titolo della squadra in mano al Sindaco (come per dire che la testa del calcio locale è stata tagliata). Per spiegare in parole povere ai cittadini martinesi cosa succede dobbiamo precisare che questa convenzione è cosa risaputa negli anni e che anche se non favorevoli all’ennesima proroga, il tempo per trovare una soluzione c’è stato eccome da parte degli amministratori comunali (il prossimo consiglio slitta al 22 p.v. con una sanzione pendente di ben €10.000). In tre anni e mezzo di amministrazione, il Consiglio Comunale e nello specifico l’intera maggioranza si è appisolata e cullata dalla presenza in giunta di “prime ballerine” che hanno messo in ombra l’organo sovrano della città; in altri termini hanno per lo più oziato nel trovare soluzioni al problema “stadio comunale”. Ridotti alle soglie delle scadenze, l’amministrazione Ancona mette con le spalle al muro la società e come una trama sottile, a qualche consigliere comunale di maggioranza pare non dispiacere molto questa situazione tanta che al capogruppo PD viene naturale complicare la trattativa aggiungendo un ulteriore obbligo per la società calcistica.
Il calcio come tutto lo sport non è una vetrina dove basta concedere il suolo pubblico e lasciare che gli atleti si esibiscano; lo sport subito dopo che essere educazione, passione, dedizione e sacrificio è opportunità economica e l’eco per una città importante come Martina Franca è rilevante. Ora fra un braccio di ferro tra tifosi e società da una parte (a quest’ultima si chiede una fideiussione di €400.000) ed amministrazione scaricabarile dall’altra, la città rischia di piangere la perdita di un “grande amore” e come la fine di un sodalizio metaforico fra padre e madre, a pagare le conseguenze sono i figli: i cittadini tifosi!
Forse a meritare questo non dovrebbero esserci i martinesi, ma del resto peggio di così ci sono le cartelle esattoriali di questa gestione comunale tartassarrice.
Francesco FISCHETTI
responsabile politiche dello sport
Giovani Popolari MF