Quello di Rosarno è stato chiaramente un incendio doloso. Dati alle fiamme otto camion dei rifiuti, di Camassa ambiente (azienda pugliese) che gestisce il servizio nel paese calabrese. Gli investigatori sono al lavoro per risalire al destinatario del grave atto intimidatorio: il gestore del servizio o il Comune.
In quanto ai disservizi legati ai rifiuti, in Puglia le proteste si moltiplicano. Se a Taranto il finesettimana in particolare, è stato a base di cassonetti debordanti e spazzatura in strada e se a Lecce tocca fare un tour dei cassonetti per trovarne qualcuno libero, a Martina Franca oggi hanno protestato i dipendenti della Tradeco, gestore in proroga (da più di tredici anni) del servizio.
I 67 lavoratori si sono visti accreditare 700 euro, solo una parte dello stipendio, dall’azienda. Ritardi negli stipendi, altre carenze dell’azienda nei confronti del personale, è quanto lamentato oggi dai lavoratori al sindaco il quale, peraltro, è alle ultime ore da primo cittadino, essendo in arrivo il commissario straordinario dell’ente. Insomma, la decisione sul da farsi deve essere presa dal commissario e dal dirigente del servizio finanziario che già due mesi fa, ordinò di trattenere le somme dovute dal Comune alla Tradeco, per pagare regolarmente gli stipendi, come previsto dalle norme in materia.
I lavoratori lamentano anche l’inadempienza perfino nelle forniture del vestiario e delle calzature di sicurezza. Per non parlare dei molti cassonetti rotti e pericolosi e della sicurezza dei mezzi, quasi tutti risalenti, del resto, all’inizio dell’appalto: aprile 1993. Sfiora il ridicolo il camion che sul vetro davanti esibisce una considerevole vetrofania “Truck of the year” ma quel modello Renault era appunto il camion dell’anno 1993, ventitre anni fa. E ancora va in giro. In che condizioni circolino i mezzi è, ad esempio, nel video di seguito: un camion che butta liquidi dagli organi del motore e della trasmissione, in modo inquietante. Vanno per strada, questi automezzi.
Così come i motocarri che hanno i pavimenti sfondati e i freni pure, così tra il pedale che è inutile premere e il buco sotto i piedi, ecco che si frena poggiando i piedi sull’asfalto. Questo accade da anni. Come sia possibile, al di là della raccolta dei rifiuti, che veicoli del genere circolino liberamente, è un autentico mistero che, ad esempio, polizia, carabinieri e polizia municipale farebbero bene a verificare.
La Tradeco è in proroga fino al 30 giugno, la decisione del commissario del Comune sul da farsi in merito al servizio rifiuti a partire dall’1 luglio è una delle prime, e più difficili, da prendere.