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Camera, ok all’abrogazione dell’immunità penale per Arcelor Mittal. Ma industriali (e non solo) criticano Per il via libera definitivo necessario il voto del Senato. Il colosso franco-indiano potrebbe mollare il siderurgico di Taranto

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Nell’assemblea di Federmeccanica a Taranto, ieri, l’amministratore delegato Arcelor Mittal ha detto “non possiamo essere considerati responsabili di cose che non abbiamo fatto”. E ha ottenuto un lungo applauso. Degli altri industriali e non solo loro, presenti all’assemblea. Il presidente di Confindustria ha parlato apertamente di Italia che così, cambiando le carte in tavola a cose fatte, fa scappare gli investitori. Del resto è ciò che proprio Arcelor Mittal potrebbe fare: senza immunità penale impossibile gestire il siderurgico di Taranto. Le stesse organizzazioni sindacali sono contro l’abrogazione da parte del parlamento. Ma ai parlamentari M5S va bene così.

Di seguito un comunicato diffuso dal deputato Gianpaolo Cassese:

“E’ stata approvata dalla Camera la conversione in legge del decreto sulla crescita economica, che ora passera al vaglio del Senato. Tra le importanti misure contenute prevede anche, a partire dal 6 settembre, l’abrogazione dell’immunità penale attribuita ai commissari EX Ilva, loro delegati, affittuari e futuri acquirenti, appunto ArcelorMittal, in relazione all’attuazione del piano ambientale. Con questo voto abbiamo voluto ripristinare legalità e diritti costituzionali, riaffermando con forza il principio che la legge è uguale per tutti e rimettendo al centro i diritti dei cittadini di Taranto. Soprattutto per noi deputati ionici, che ci siamo battuti con fermezza, coerenza ed in salita per ottenere questo risultato, è una grande soddisfazione.” Così il deputato del M5S Gianpaolo Cassese a conclusione dei lavori di Montecitorio.

“Dall’annuncio della rimozione dell’esimente penale in occasione del Tavolo Permanente Istituzionale del 24 aprile scorso fino ad oggi, abbiamo assistito al moltiplicarsi di prese di posizione critiche spesso volte ad alimentare un clima di disinformazione e di sospetto sulla nostra effettiva determinazione” afferma.

“Con il voto di oggi, che conferma che abbiamo fatto quanto avevamo promesso, cade finalmente il velo delle strumentalizzazioni e si fa luce sulla verità dei fatti. Mi auguro che tale chiarezza venga colta come opportunità anche da parte delle altre forze politiche che hanno contrastato la norma approvata, per adottare in futuro maggiore prudenza ed impiegare le proprie energie non più in sterili polemiche ma in un percorso costruttivo, unicamente per il bene di Taranto” prosegue Cassese.

“La stessa AcelorMittal, benchè contraria alla abrogazione della immunità penale, farebbe bene ora a guardare avanti puntando, come noi tutti auspichiamo, a mettere in atto azioni concrete a tutela dei diritti dei lavoratori” aggiunge il deputato ionico.

“C’è ancora moltissimo da fare, iniziative da prendere, azioni da mettere in campo, che saranno al centro della discussione anche nel prossimo Tavolo Istituzionale del 24 giugno a cui parteciperò, da cui emergeranno sicuramente novità significative” ricorda Cassese e conclude “La sfida che abbiamo davanti è impegnativa, riguarda il rilancio del territorio, ed è bene che ognuno faccia la sua parte”.


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