Secondo l’accusa, l’organizzazione aveva raggirato circa seicento persone. Venivano affittate, tramite internet, case per le vacanze in località prestigiose, da Alassio a Livigno a Gallipoli e varie altre ancora: case inesistenti, però. Gli investigatori hanno denunciato 22 persone, presunte componenti dell’organizzazione di truffatori. Fra l’altro, stando all’accusa, i componenti del gruppo criminale andavano a controllare nelle varie località, del tipo “mi trovo a Gallipoli dove li abbiamo truffati tutti”.
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La polizia postale raccomanda ai cittadini che organizzano le proprie vacanze online di accertarsi dell’esistenza dell’immobile o della struttura di destinazione; di eseguire analisi social online sull’immobile e sui proponenti; di verificare la ridondanza della proposta e delle stesse foto dell’immobile su annunci diversi con riferimenti telefonici, iban ed e-mail di locatori diversi; verificare l’attendibilità dei siti ove la proposta è presentata; contattare, se del caso, gli uffici del turismo presenti nelle principali località; procedere al pagamento online mediante sistemi sicuri e certificati; consultare il sito del commissariato di polizia postale online (www.commissariatodips.it) dove sono illustrati continui aggiornamenti sull’evoluzione del fenomeno criminale, inviando tempestiva segnalazione sul´apposita sezione in caso di scoperta di un meccanismo truffaldino online. (tgcom24.it)