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Lecce: in piazza Duomo stasera il XXXIII canto del Paradiso Si declama l'invocazione di Bernardo di Chiaravalle alla Vergine

Paradiso foto di Silvia Lelli, archivio fotografico delle Albe

Di seguito il comunicato:

La magia e il prodigio della vocalità, la dimensione corale come rito ed esperienza collettiva e, infine, il XXXIII Canto del Paradiso dantesco, saranno gli elementi fondamentali di un appuntamento davvero unico.

Lunedì 22 luglio alle ore 22.00 il Teatro dei Luoghi si sposta in Piazza Duomo, un angolo di mondo dove il tempo sembra essersi fermato per celebrare la magnificenza dell’arte e dell’architettura barocca.

Qui Ermanna Montanari (Albe) otto volte Premio Ubu, quattro come “miglior attrice italiana”,  darà voce al trentatreesimo canto del Paradiso di Dante Alighieri che chiude la Divina Commedia dove tutto si fa palpito intenso, tensione suprema, meraviglia incontrollabile, commozione contagiosa.

Dal campanile del Duomo (ingresso libero) l’attrice porterà i presenti ad immergersi nella poesia delle forme e delle ombre, in un dialogo silenzioso con l’eternità, dove la pietra leccese calda e avvolgente, diventerà il medium perfetto per raccontare i versi danteschi.

 

VERGINE MADRE, FIGLIA DEL TUO FIGLIO, questo il titolo del lavoro dedicato a Dante, non sarà semplice racconto, ma l’incontro di un’intera città: Ermanna Montanari nella sua eterea e impalpabile presenza, ricorderà agli spettatori che forse il teatro è oggi più che mai utopia, è terra incognita fatta di suoni, antiche risonanze e antichi riti.

Distesi per terra, su tappeti circolari che assomigliano a pianeti, gli spettatori osserveranno il cielo stellato, mentre Ermanna Montanari canterà con la voce il XXXIII canto del Paradiso. E mentre i versi di Dante troveranno in lei corpo vocale, lo stupore della visione dantesca si farà esperienza emotivamente coinvolgente che porterà sul piano senziente ciò che si legge negli ultimi versi della Commedia: A l’alta fantasia qui mancò possa; ma già volgeva il mio disio e ‘l velle/ sì come rota ch’igualmente è mossa,/ l’amore che move il sole e l’altre stelle.

I partecipanti si ritroveranno così, infinitamente piccoli al cospetto della volta celeste e al tempo stesso parte di quel tutto che il viaggio oltremondano di Dante racconta con l’urgenza del poeta di ritrovare se stesso e il suo stare nel mondo.

22 luglio 2024

Piazza Duomo – Lecce

(foto: Paradiso, di Silvia Lelli, archivio fotografico delle Albe)

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