Di seguito un comunicato diffuso da Antonio Tutolo, consigliere regionale della Puglia:
Eppure, siamo all’ottavo omicidio dall’inizio dell’anno, ben quattro tra luglio e agosto. Le pagine di cronaca nera dei giornali continuano a riempirsi di delitti a sfondo mafioso e le nostre strade del sangue delle vittime degli incidenti automobilistici.
Intanto che ci si vanta delle recensioni positive dei giornali d’Oltreoceano, mi domando se qualcuno abbia mai avuto voglia di ascoltare il grido disperato dei 600mila cittadini del nord della Puglia o se non si preferisca che la Provincia di Foggia marcisca nelle sue difficoltà fino alla sua distruzione totale.Da quando sono stato eletto Consigliere regionale mi batto al fine di attirare l’attenzione del Governo e della Regione sulla provincia che mi onoro di rappresentare. A settembre del 2021 ho organizzato una manifestazione sulla Statale 16 (la strada della morte che collega Foggia e San Severo) affinché si celebrasse una seduta del Consiglio regionale dedicata esclusivamente allo sviluppo della Provincia di Foggia. Ho lottato per due anni e quando finalmente si aveva una data, quella del 12 luglio scorso, è saltato tutto per impegni istituzionali della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese (che io non avevo nemmeno invitato), senza che nessuno alzasse la voce insieme a me per chiedere con urgenza una nuova convocazione.
Intanto che la politica cincischia e prepara i programmi elettorali, lo Stato che fa?
Ogni tanto qualcuno ci viene a far visita, presenzia a qualche funerale, e poi ci lascia a combattere in questa valle di lacrime. Ogni tanto annunciano rinforzi, dicono che qui abbiamo la “quarta mafia”, quella più sanguinaria e violenta, ma poi ci chiudono i tribunali e ci cambiano sei prefetti in undici anni. Forse un record nazionale.
Intanto, nella terra abbandonata, si spara per strada, in mezzo alla gente.
Espressioni acchiappaclick come “noi ci siamo”, “non se ne può più” o “ci vuole una reazione da parte dello Stato” sono diventate insopportabili e non sortiscono ormai alcun effetto. Quando dicono “ci siamo” cosa intendono esattamente, a Bari, a Roma? Qui non di certo. Ormai ne vediamo e sentiamo troppe in Provincia di Foggia per impressionarci con qualche frase ad effetto che puzza di stantio.
I cittadini della Capitanata hanno bisogno che la loro situazione arrivi a Roma in maniera dirompente, perché si è capito che lì ci si è abituati anche a leggere di proiettili vaganti che colpiscono bambini innocenti, figurarsi se interessa adoperarsi per incentivare lo sviluppo agricolo, industriale, economico, turistico, culturale, occupazionale e infrastrutturale di una Provincia invisibile.
E da invisibile, la provincia di Foggia sta diventando anche invivibile, poiché soffocata dai problemi legati alla disoccupazione, alla carenza di acqua, allo spopolamento e alla criminalità dilagante che si sta prendendo tutto, nell’indifferenza generale e sotto il mantello dell’impunità.
Di anno in anno permettiamo che centinaia e centinaia di giovani lascino la loro terra di origine per studiare per non fare più ritorno, perché qui non c’è lavoro, né la prospettiva di costruirsi un’attività o una famiglia.
Ho chiesto un Consiglio regionale monotematico per discutere tutti insieme, alla presenza dei deputati pugliesi e dei sindaci di Capitanata, del futuro di questa terra bellissima. Voglio capire quali idee e strategie si pensa di porre in essere per favorire un reale sviluppo della provincia di Foggia nei vari settori.
Quindi, per accendere i riflettori sulla Capitanata e chiedere l’attenzione che merita questa provincia trascurata e vittima di un deleterio squilibrio territoriale nel panorama regionale, il giorno 22 agosto darò il via ad un personale sciopero della fame davanti alla sede della Regione Puglia, dove mi incatenerò e accamperò, chiedendo i necessari interventi straordinari a favore della Provincia di Foggia, dove il senso di abbandono da parte delle istituzioni non è uno stato d’animo, è una battaglia quotidiana.
Illustrerò i motivi di questa decisione nella conferenza stampa che terrò lunedì 22 agosto, alle ore 11.00, davanti alla sede del Consiglio regionale pugliese.
(foto: la protesta di Antonio Tutolo il 4 aprile 2021)