Di Nino Sangerardi:
Presso il Ministero della Salute esiste un fondo per l’attuazione di quanto prescritto dalla Legge n.281/91 “Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo”, da ripartire annualmente tra Regioni e Province Autonome.
Le Regioni destinano fino al 25% delle risorse suddivise per la messa in atto dei programmi di competenza e assegnano la restante somma agli Enti Locali e alle Aziende sanitarie locali per interventi di rispettiva pertinenza.
Dall’anno 1996 nel bilancio regionale della Puglia c’è un capitolo di spesa riguardante il finanziamento “ delle attività in materia di tutela degli animali di affezione e prevenzione del randagismo”.
Con Legge pugliese n.2/2020 viene stabilito che la Regione ha il compito di :
-individuare l’organizzazione e funzionamento e gestione anagrafe degli animali di affezione
prevedendo una interrelazione con il sistema informatico nazionale
– definire i criteri per la costruzione dei canili sanitari e rifugi per animali
– redigere il piano regionale annuale di prevenzione del randagismo, sentita la Commissione
– costituire la Commissione regionale
– promuovere, con la collaborazione dei servizi veterinari delle Asl e degli Ordini professionali dei veterinari e delle associazioni per la protezione degli animali, nonché le autorità scolastiche, attività di informazione e educazione al rispetto degli animali e salvaguardia della loro salute al fine di realizzare sul territorio un corretto rapporto tra uomo e animale e ambiente.
La norma d’Apulia sopradetta conferisce alle Aziende sanitarie locali la vigilanza sul trattamento degli animali di affezione e sulla cura igienico-sanitaria degli stessi, la gestione dell’anagrafe animali di affezione, il censimento—d’intesa con i Comuni e possibile cooperazione delle associazioni per la protezione animale—delle zone in cui sono presenti colonie feline, le mansioni di cattura dei cani vaganti, le operazioni di controllo demografico della popolazione canina e felina.
Pertanto vista la necessità di provvedere alla ripartizione dei contributi economici in favore di Enti Loclali e Asl( inerente tutela animali di affezione e prevenzione randagismo) la Giunta regionale ratifica lo stanziamento dell’importo complessivo pari a 955.800,83 euro.