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Questo è l’editore della Gazzetta del Mezzogiorno. Imputato per concorso esterno in associazione mafiosa La Cassazione, nelle scorse settimane, ha annullato con rinvio il proscioglimento di Mario Ciancio Sanfilippo, che era stato deciso dal gup di Catania

Mario Ciancio

La vicenda è di circa un mese fa perché la Cassazione ha deciso a metà settembre. Chissà perché, quel giornale pugliese, la Gazzetta del Mezzogiorno, non ne parla. Da oltre un mese. Abbiamo atteso. Invano. Chissà. Ah: l’imputato è l’editore della Gazzetta del Mezzogiorno. Ed è imputato per concorso esterno in associazione mafiosa. A dicembre scorso, con il proscioglimento del gup, aveva dichiarato il suo ritrovamento della serenità. Comunque, in fin dei conti, non è stato mica condannato, come mafioso, manco con l’annullamento. Va sotto processo.

Da Milano finanza:

Annullamento con rinvio della sentenza con cui il gup di Catania, Gaetana Bernabò Distefano, il 21 dicembre 2015, dispose il “non luogo a procedere” perché “il fatto non è previsto come reato” dell’editore Mario Ciancio Sanfilippo, in relazione all’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Lo ha deciso la Quinta Sezione Penale della Cassazione accogliendo il ricorso presentato alla Suprema Corte dalla Procura del capoluogo etneo. I giudici di piazza Cavour, dunque, hanno annullato il proscioglimento di Ciancio e disposto un nuovo esame della questione da parte del giudice dell’udienza preliminare di Catania. Anche la Procura generale della Cassazione si era espressa per l’annullamento con rinvio della sentenza del gup.

Mario-Ciancio


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