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Taranto: accusa, dagli arresti domiciliari vendeva auto di lusso. Non sue Ipotesi di truffa online. Secondo la contestazione il pregiudicato agiva con quattro complici

Compravendita di auto di lusso, truffaldina, via internet. Un tarantino che era agli arresti domiciliari, stando all’accusa, gestiva l’attività di truffa insieme a quattro presunti complici. Polizia postale e Guardia di finanza hanno indagato al riguardo. Processo da novembre.

Il meccanismo, secondo l’accusa: l’uomo, via internet, si faceva inviare i documenti delle auto alle quali si diceva interessato. Poi, da un altro account, vendeva quelle auto (non sue) facendosi inviare acconti. Poi chiudeva l’account.


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