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San Severo e Torremaggiore: sabotaggi alle Cantine, persi oltre 40mila ettolitri tra vino e mosto Domani vertice in prefettura

ANTICA CANTINA

Domani vertice in prefettura di Foggia per gli attentati nell’Alto Tavoliere.

Di seguito un comunicato diffuso da Cia Puglia:

“I sabotaggi ai danni dell’Antica Cantina di San Severo e di un’azienda di Torremaggiore sono un atto vile e gravissimo. Siamo sconcertati ed esprimiamo tutta la nostra vicinanza alla cantina di Torremaggiore e agli amici della Cantina Sociale San Severo Società Cooperativa, ai soci e al presidente, Ciro Caliendo, componente della Direzione CIA Capitanata e del GIE (Gruppo di Interesse Economico) vitivinicolo regionale. Siamo consapevoli che la sterile solidarietà non basti a colmare l’enorme perdita: dobbiamo attivarci tutti per aiutare e sostenere la storica cooperativa ad affrontare e superare questo momento di difficoltà”. Il Presidente regionale Raffaele Carrabba esprime così sdegno e partecipazione a nome di tutta la CIA Puglia e indirizza il suo messaggio alle vittime degli inquietanti episodi registrati domenica nell’Alto Tavoliere.

In particolare, a San Severo ignoti hanno aperto le valvole dei silos della Cantina Sociale, una delle più antiche di Puglia, nata nel 1933, all’interno del sito produttivo sulla strada statale 272 che conduce a San Marco in Lamis, nelle vicinanze del casello autostradale e poco distante dal centro abitato. Inequivocabile la matrice dolosa. Le telecamere, infatti, hanno ripreso un gruppo di persone incappucciate in azione: uno di loro ha bloccato il cancello per impedire l’accesso alla vigilanza, mentre altri individui hanno reciso la recinzione e, una volta entrati, hanno aperto i bocchettoni dei serbatoi.

“La perdita di oltre 25mila ettolitri di vino, ad una prima sommaria stima, è un vero e proprio lutto, peraltro in piena vendemmia – afferma il direttore provinciale CIA Capitanata Nicola Cantatore – Parliamo di un danno che supera di gran lunga il milione di euro. La copertura assicurativa risarcirà solo una minima percentuale. È auspicabile che, in deroga, sia consentito l’accesso ad un apposito fondo di solidarietà, indipendentemente dall’accertamento del movente. Una cooperativa che subisce perdite così ingenti rischia il tracollo in mancanza dell’attivazione di opportune forme di sostegno”.

Un analogo episodio è stato registrato in un’azienda di Torremaggiore.

“Confidiamo nell’operato delle forze dell’ordine e della magistratura affinché facciano luce al più presto sugli attentati e arrivino all’individuazione dei responsabili – afferma il presidente CIA Capitanata Michele Ferrandino – Facciamo appello al prefetto di Foggia Raffaele Grassi affinché intervenga ed eventualmente convochi un apposito Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Non possiamo consentire che si instauri un clima di terrore nelle aziende già vessate dalla criminalità che imperversa nelle campagne”.


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