Di Martino Abbracciavento:
Ritorno in presenza a partire dal 3 novembre per gli studenti dell’Università degli studi di Bari. Questa decisione non trova però l’approvazione di tutti gli studenti iscritti, sono infatti molti coloro che chiedono una soluzione di didattica “mista” in presenza e da remoto, almeno per il primo semestre.
A tal proposito è partita una petizione online indirizzata al rettore dell’Università Stefano Bronzini, che in 24 ore ha raccolto oltre 2 mila e 500 firme. Gli studenti in particolare lamentano l’impossibilità di tanti di presenziare nelle aule poiché gli stessi non hanno trovato o confermato il proprio alloggio proprio per l’incertezza dell’obbligatorietà della presenza a lezione fino al 15 ottobre, data in cui i vertici dell’ateneo hanno comunicato il ritorno in aula in presenza per il 3 novembre.
Gli studenti non fanno mancare ulteriormente la loro voce sostenendo che: “Il 3 settembre l’Università aveva pubblicato un comunicato con cui garantiva la modalità mista a libera scelta dello studente. Il 15 ottobre sono state cambiate le carte in tavola a semestre avviato, quando io e tanti altri avevamo ormai deciso di non prendere una stanza in affitto a Bari. Comunicare il ritorno in presenza con due sole settimane d’anticipo, quindi, rischia di mettere in seria difficoltà una buona percentuale di studenti fuori sede e pendolari che, come gli altri, pagano le tasse. Eppure il buon senso avrebbe suggerito che si sarebbe potuto tranquillamente aspettare la fine del semestre; inoltre l’Università impone di ritornare in presenza ma ignora il fatto che il settore dei trasporti, proprio per i fuori sede e i pendolari, non è riuscito a garantire misure di sicurezza adeguate. Se consideriamo il fatto che lo stato di emergenza non è ancora terminato, si capisce che la scelta dell’Università degli studi di Bari è stata una scelta puramente ideologica e di facciata”.
Non è mancato l’intervento anche delle associazioni universitarie, in particolare quella del sindacato studentesco Link: “Il preavviso di oltre due settimane non riduce il rischio concreto di mettere in difficoltà tanti studenti e tante studentesse, soprattutto fuorisede. In tanti ancora non hanno trovato casa o hanno difficoltà ad accedere agli affitti, anche a causa dell’aumento degli stessi certificato da indagini pubblicate sulla stampa. L’evolversi continuo della situazione pandemica e della campagna vaccinale e la possibilità di chiusure come già accaduto in passato, ha spinto diversi studenti e le loro famiglie ad assumere prudenza prima di impegnarsi con un contratto annuale oneroso. Alla luce di ciò avvieremo immediatamente con il Comune delle interlocuzioni per la predisposizione di fondi straordinari per calmierare gli affitti della nostra città per gli studenti e le studentesse fuorisede. Il problema non riguarda solo gli alloggi ma anche i trasporti per i pendolari che, come hanno dimostrato i giorni del doppio turno di ingresso nelle scuole superiori di Bari e provincia potrebbero non essere sufficienti e sicuri.
Anche su questo proseguiremo le interlocuzioni a livello regionale per garantire condizioni di viaggio migliori e più sicure. Il sistema di prenotazione PrenotaUniba inoltre, continua a presentare delle problematiche che a più riprese abbiamo segnalato e che dovranno necessariamente essere affrontate in vista del ritorno pressoché totale in presenza. Tutti noi abbiamo desiderato di tornare alla normalità consapevoli, che non è possibile nell’immediato ritornare alla situazione pre Covid, occorre considerare ad esempio le difficoltà economiche che tanti e tante hanno vissuto e continuano a vivere”.