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Call center: anche da Taranto “un messaggio chiaro, il governo la smetta di prendere tempo” Lo sciopero unitario

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Di seguito un comunicato diffuso dal sindacato Slc Cgil, segnatamente da Andrea Lumino che ne è responsabile per la provincia di Taranto:

“Dallo sciopero dei call center,un messaggio chiaro:il Governo la smetta di perdere tempo e risolva il problema degli appalti”

Lo sciopero unitario dei call center del 21 Novembre,con la grandissima partecipazione dei lavoratori ad incrociare le braccia,consegna un messaggio chiaro al Governo i occupi dei veri problemi del mondo del lavoro e la smetta di essere al servizio di imprese e poteri forti.
A Taranto,nell’azienda di Teleperformance,si è registrata una percentuale altissima di adesione allo sciopero,ben oltre il 90%: in un momento di grandissima crisi,con famiglie spaccate tra Teleperformance e le crisi aziendali di ILVA,porto,Cementir,Vestas,Arsenale o Marcegaglia,rinunciare ad una giornata di paga,con percentuali quasi bulgare,rappresenta un dato politico enorme.
In primis,le ragioni del sindacato unitario,in merito alla richiesta di approvazione della direttiva europea sugli appalti,è stata recepita è fatta propria dai lavoratori; in seconda analisi è evidente come in Teleperformance il sindacato è forte ed è un soggetto con cui inevitabilmente bisogna fare i conti,se davvero si vuole risolvere i problemi.
Come SLC CGIL esprimiamo grande soddisfazione per il risultato dello sciopero: per noi rappresenta l’ennesima tappa della nostra vertenza aziendale che è partita a luglio con la visita dell’Onorevole Bellanova ed è seguita con l’incontro con l’Onorevole Gentile,la manifestazione del 25 Ottobre,lo sciopero dei call center ed il prossimo sciopero generale del 12 Dicembre.
Stiamo lanciando un grido con grande anticipo alle istituzioni: a giugno scade l’accordo di Teleperformance(accordo non replicabile) e se non si dovessero trovare soluzioni forti al riguardo,politiche in materia di garanzia su appalti e delocalizzazioni,si rischia davvero il tracollo. Noi lo stiamo dicendo,nessun dorma.
Ecco perché cresce in noi lo stupore di vedere un’azione governativa,in questo momento ed in questo contesto,indirizzata solo al l’ampliamento della precarietà,allo smantellamento dei diritti e delle tutele,allo sfascio dei rapporti sociali voluto dal Premier.
L’allarme lanciato insieme a noi da Confesercenti,Cna e Confartigianato di Taranto,che ringraziamo per la manifestazione di solidarietà, testimonia il fatto che le nostre rivendicazioni non sono ideologiche,ma concrete e reali per una comunità in grande difficoltà come a Taranto.
La SLC CGIL di Taranto non si ferma e continuerà a battere questa strada intrapresa:ai lavoratori,che ringraziamo per lo sciopero di ieri,diamo appuntamento allo Sciopero Generale del 12 Dicembre,contro appunto una politica sorda,asservita ai poteri forti e di Confindustria, del Governo perché “Così non va”.


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