Di seguito alcuni comunicati diffusi dagli organizzatori:
Affascinante vedere l’argilla prendere forma in pochi minuti sotto mani creative, è il dono che la scultrice Ksenia Durnovò, nella settimana del XIV° Festival dell’Immagine, regala alla città di Martina Franca. Nella sala riunioni, accanto al Museo delle Pianelle, si è tenuto l’incontro organizzato dall’Associazione Riflessi d’Arte. Il momento è stato molto intimo, che con grande naturalezza l’artista russa ha condotto il laboratorio sulla scultura. La modella dal vivo e le sue forme che, piano piano, venivano modellate con gli strumenti mossi da mani sapienti. L’evento, unico nel suo genere, ha incuriosito gente vicina all’arte, artisti ma anche curiosi e appassionati.
La scultrice con grande disinvoltura ha lavorato rispondendo alle domande del pubblico che affascinata assisteva alla dimostrazione. “È molto più semplice modellare le donne, gli uomini mostrano delle forme meno dolci, è questo uno dei motivi che mi fa ritrarre e scolpire, in genere, più figure femminili” ci confida con grande complicità. L’artista ha svelato poi qualche trucco durante il suo lavoro, come l’importanza dell’osservazione dell’opera a distanza durante la realizzazione, per rendersi conto dell’effettiva forma data all’argilla. In un silenzio caldo i minuti scorrevano mentre l’argilla prendeva forma. “Le modelle sono fondamentali nel nostro lavoro e non sempre chi posa poi torna a farlo, poiché può richiedere davvero uno sforzo importante” aggiunge la scultrice ringraziando la giovane modella che posava per il suo lavoro.
In un clima che diventava sempre più intimo conosciamo la fatica di preparare una scultura composta da ben 800 kg di argilla, lavoro che l’artista ha compiuto durante i due anni di pandemia, un’opera poderosa che ha richiesto diverse energie e al tempo stesso ha restituito grande soddisfazione. La Durnovò ha catturato l’attenzione del pubblico che l’ha osservata, studiata e seguita fino al termine del suo lavoro con grande interesse.
Nell’incontro l’artista ci racconta: “Ho un sogno nel cassetto, lavorare con il vetro, poterlo modellare e plasmare con stampi che oggi vengono usati per resina o altro, chissà nel tempo…Nel proprio percorso di lavoro, ogni artista cerca di trovare sé stesso, migliorarlo, è un viaggio di cui ognuno di noi ha bisogno nella propria vita, per ritrovare la propria vera identità”. Il modo di scolpire dell’artista molto singolare, parte dal particolare per giungere poi il complessivo, una delle tecniche, racconta, che permette di mettere in risalto la bellezza dei particolari.
Dopo il laboratorio vissuto nasce una spontanea riflessione: sovente è possibile rendere concreto il concetto di bellezza, una bellezza che parte dal nostro occhio, elaborata dalla mente e resa tangibile dalle nostre mani e dalla capacità di osservare il messaggio che l’artista vuole trasmettere.
Un appuntamento davvero interessante quello vissuto oggi che conferma le eccellenze intercettate dal presidente Tonio Cantore e dallo staff del Festival dell’Immagine.
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JAGO un ospite atteso, calorosamente accolto nella Sala Consiliare di Martina Franca. L’evento fortemente voluto dall’amministrazione, realizzato grazie alla sinergia con l’Associazione Riflessi d’Arte e l’infaticabile volontà del presidente Tonio Cantore, si è confermato un momento di grande cultura.
La serata, inizialmente programmata nella Biblioteca Comunale, è stata spostata al primo piano nel pomeriggio, in previsione di un corposo numero di partecipanti e così in effetti è stato.
Jago giunto a Palazzo Ducale alle ore 19:30, ha visitato le sale nobili e la mostra delle opere in concorso per la XIV° edizione del Festival dell’Immagine, apprezzando gli affreschi storici tanto quanto le opere in gara.
La serata, condotta da Ottavio Cristofaro, ha visto dialogare Jago con il critico d’arte Daniela Del Moro, che ha messo da subito a suo agio l’artista. Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Martina Franca, Gianfranco Palmisano, e dell’assessore alla cultura Carlo Dilonardo, la chiacchierata si è fatta fitta e interessante. JAGO scopre il piacere per l’arte da ragazzo, grazie al supporto della famiglia che gli consente di realizzare quello che davvero ama fare, a costo di grandi sacrifici, nelle sue parole emerge gratitudine. Precisa che il mondo dell’arte spesso può sembrare non facile, ma come in tutti i lavori occorre determinazione volontà, rinunce e capacità di dover dire no, qualche volta. Sottolinea come le rinunce possano essere costruttive se il tempo preservato viene impiegato nella maniera giusta. E JAGO, di rinunce, ne ha fatte tante per consentire a sé stesso di diventare l’artista poliedrico che oggi tutto il mondo apprezza e conosce. Aggiunge, in una perfetta analisi della sua carriera che: “Quando hai un’idea, prima realizzala e solo dopo raccontala” il suggerimento rivolto ai giovani che spesso hanno timore di fare. Avere ben chiaro quello che si vuole è una conquista verso la libertà che ti rende felice, che ti fa capire chi sei, cosa puoi fare…Spiega lo scultore che la base di tutto è lo studio e invita i ragazzi, tanti quelli presenti in sala, a studiare, leggere, poiché la conoscenza resta la chiave per le affermazioni personali. La serata è stata arricchita dalle stimolanti domande del pubblico, in una si chiedeva all’artista perché la scelta di Napoli per il suo museo e lui ha raccontato “È un luogo meraviglioso Napoli, un terreno fertile dove sono certo ci sia possibilità di migliorare quello che c’è. Ma non solo, dai posti in cui passiamo del tempo impariamo tanto, ne restiamo positivamente contaminati così ho capito che Napoli fosse il posto giusto”. Con questa risposta JAGO ha chiuso un cerchio di completezza artistica e umanità che davvero lo contraddistingue. Un artista a tutto tondo, dall’animo sensibile e attento, una personalità di cui certamente sentiremo parlare ancora.
I saluti di chiusura sono fatti dal presidente Tonio Cantore che ha colto l’occasione per rinnovare gli appuntamenti con il Festival dell’Immagine per i prossimi giorni:
VENERDÌ 22 NOVEMBRE
Alle ore 19:30, presso le salette “Casa delle Arti” (via Arco Casavola 8) il critico d’arte dott.ssa Daniela Del Moro incontrerà gli artisti e gli appassionati del mondo dell’arte in un confronto dal titolo “Da Giotto a Fontana viaggio nella storia dell’arte”.
Ingresso libero.
SABATO 23 NOVEMBRE
Ore 09:30 “Casa delle Arti” (via Arco Casavola 8) i piccoli artisti del corso d’arte, tenuto dall’artista Maria De Carne, incontrano il critico d’arte dottoressa Daniela Del Moro a conclusione del cammino artistico.
Ore 18:00 sala consiliare, Palazzo Ducale incontro con il maestro Pinuccio Pirazzoli. L’artista incontra la città con un interessante racconto sull’evoluzione della musica nel tempo,
“Ci vuole orecchio”.
Ingresso libero.
DOMENICA 24 NOVEMBRE
Ore 11:00 la sala consiliare di Palazzo Ducale ospiterà “Viaggio in musica… curiosità e storia dalla radio alla televisione” incontro e dialogo con il dott. Giacomo Schivo.
Ingresso libero.
Ore 18:00, sala consiliare Palazzo Ducale serata finale della XIV Festival dell’Immagine, premiazione dei vincitori del concorso, alla presenza delle autorità, dei giudici del concorso, del critico d’arte Daniela Del Moro con personale intervento “Kandinskji e le Armonie Visive” che consegnerà il premio al vincitore assoluto tra i vincitori delle diverse categorie (dipinti, disegni, sculture ed arti applicate).
Performance del gruppo teatrale “Riflessi d’arte” con un omaggio un musicista Giacomo Puccini in occasione del centenario della sua scomparsa, ricerca storica a cura della prof.ssa Angela Lacarbonara con il coordinamento di Elina Semeraro.
Presenta la serata Maristella Curri.
Ingresso libero.