Enrico Brivio, portavoce della Commissione europea per Ambiente, Salute e Sicurezza alimentare, dice che i dati non sono sbagliati. E lo dice in risposta al leccese Cataldo Motta, il quale ritiene invece, da procuratore della Repubblica, che i dati sull’emergenza xylella siano stati fuorvianti per l’Unione europea. Tanto che la procura di Lecce ha indagato dieci persone. Brivo dice: bisogna andare avanti con l’eradicazione degli ulivi. Intanto, dal canto suo, Giuseppe Silletti, valuta le dimissioni da commissario per l’emergenza xylella, dopo essere stato annoverato, appunto, fra i dieci indagati dalla magistratura salentina (fra i reati contestati a vario titolo c’è quello che potrebbe chiamarsi epidemia colposa). Il Fatto quotidiano, che pubblica la presa di posizione del portavoce della Commissione europea, rivela inoltre che i test di patogenicità vennero condotti in serre bucate. Ovvero, dove gli alberi erano tutt’altro che al riparo dalla xylella.