Il responsabile provinciale del sindacato Fials, Franco Soleti, ha scritto una lettera al direttore generale dell’Asl di Taranto, ad altri dirigenti dell’azienda, all’assessore regionale alla Sanità e al presidente della Regione Puglia.
Nel suo esposto, Soleti evidenzia nella parte finale, quelli che a lui risultano “evidenti abusi e sperperi di denaro pubblico”. Alcuni casi citati: si parte dall’affitto pagato per la sede di un servizio a beneficio dei disabili mentali, in un ex cinema. Centomila euro annui, per quell’immobile di Martina Franca, ma il servizio non è mai stato attivato. Sarebbe ora che l’Asl lo facesse.
Ancora, le spese da circa quarantamila euro per convenzioni con architetti, “alcuni e soliti architetti, per la sola finalità di procedere all’arredo di dipartimenti sociosanitari dell’Asl Ta”,
Inoltre: ci sono diciotto persone che, dipendenti dell’area tecnica dell’Asl, vengono impiegati “per la sola finalità di contattare a loro volta il personale delle aziende appaltatrici dei servizi di manutenzione,
Che dire poi, secondo Soleti, dei “circa sessanta coordinatori in esubero rispetto alla vigente normativa regionale, con un altro evidente ed ingiustificato aggravio di costi” per il servizio sanitario regionale?
Non è mica finita: a fronte di queste “dispendio di risorse economiche”, l’Asl non dà la sua disponibilità (secondo il responsabile sindacale) a un servizio di vigilanza con guardia giurata, 24 ore su 24, all’ospedale di Martina Franca. Nella situazione attuale, l’intero pomeriggio-sera è scoperto, dal punto di vista della vigilanza.
“Infine, da una verifica approssimativa al presidio ospedaliero di Martina, risultano essere state sottratte circa quindici unità di personale dipendente della House Jonica Service srl (società in house-providing della Asl Ta) rispetto a quelle assegnate sulla carta a causa di discutibili procedure di trasferimento, adottate per acconsentire alle richieste di avvicinamento alle proprie abitazioni dei dipendenti, con tutte le evidenti ricadute negative sulla gestione soprattutto del ciclo delle pulizia del nosocomio martinese”.
Non basta ancora? E c’è altro: al solo personale dipendente dell’ospedale martinese è vietato di effettuare lavoro straordinario anche per la copertura di turni scoperti (vedi malattia, permessi ecc.) mentre è consentito, secondo Soleti, “a qualche lavoratore/trice della House Jonica Service srl di svolgere anche cento ore di lavoro straordinario al mese, magari stando dietro una scrivania invece di essere impegnato nel servizio di pulizia”.
Cosa chiede Soleti: “intervenire per porre fine ad evidenti abusi e sperperi di denaro pubblico”. Altrimenti si va alla Corte dei conti.
Ma è una bomba!!!
Che dicono i consiglieri regionali Martinesi?
Che dice il Sindaco?
Dott. Pastore é solo l’inizio!!!!!