Profonda frustrazione del governo italiano. In questi termini si è espressa, a margine della conferenza di Davos, con i ministri indiani del Commercio e dell’Economia, Emma Bonino, ministro degli Esteri italiano, per la vicenda dei marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, trattenuti in India da 23 mesi e che, senza una pronuncia chiara in senso contrario, rischiano di vedere applicata nel procedimento a loro carico una norma che prevede la pena di morte in caso di condanna.
I due marò pugliesi devono rispondere dell’uccisione in mare, a febbraio di due anni fa, di due pescatori scambiati per pirati: Girone e Latorre erano in servizio di sicurezza antipirateria su una nave civile.
Ai due ministri indiani, Emma Bonino (secondo quanto si è appreso dal nostro ministero degli Esteri) ha chiesto che si attivino perché sia scongiurata l’ipotesi dell’applicazione della legge che prevede la pena capitale.