Di Nino Sangerardi:
Non ha conclusione la lite giudiziaria tra Asl Bari e Arciconfraternita Pio Sodalizio SS. Rosario di Altamura.
Il Tribunale di Bari, sezione civile, dovrebbe emettere a breve tempo la sentenza in merito al decreto ingiuntivo proposto dall’Arciconfraternita contro l’Azienda sanitaria.
Oggetto della causa l’indennità di esproprio dell’area, 11mila metri quadrati proprietà della Congregazione, su cui è stato edificato l’Ospedale della Murgia. Utilizzato da circa 200mila abitanti di Altamura, Gravina in Puglia, Santeramo in Colle, Grumo Appula, Toritto, Poggiorsini.
Contenzioso che ha origine nel 2004 con tecnici di parte e quello del Tribunale, sentenza di Corte di Appello di Bari e pronunciamento della Cassazione.
Il 16 aprile 2013 i due contendenti firmano la transazione: l’Asl deve pagare la somma complessiva di euro 872.308,63, di cui 222.308,63 già incassati dall’Arciconfraternita tramite dispositivo della Corte d’Appello barese. Il residuo di 650 mila euro da corrispondere entro 10 giorni dalla sottoscrizione dell’accordo (300mila euro) e a 60 giorni (350 mila).
In data 10 settembre 2014 l’Arciconfraternita consegna all’Asl il decreto ingiuntivo emanato dal Tribunale per la liquidazione dei 350 mila euro.
Il direttore generale dell’Asl, Domenico Colasanto, si oppone e il 22 settembre 2014 nomina difensore dell’Asl l’avvocato esterno Gaetano Caputo del Foro Bari.
Ma il direttore Domenico Colasanto non è lo stesso direttore Domenico Colasanto che, in data 16.04.2013, ha sottoscritto la transazione con Giovanni Marvulli presidente dell’Arciconfraternita?
La Giunta regionale il 10 febbraio 2015 nomina Vito Montanaro nuovo direttore dell’Asl di Bari e provincia.
Ad oggi, dopo 11 e più mesi, la diatriba legale rimane aperta.
Quanti soldi l’Asl ha speso fin qui in interessi monetari passivi, parcelle per avvocati, opposizione ai decreti ingiuntivi? Mistero.