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Criminalità, denunce: dati Istat, Bari non c’è neanche Magnisi: "sembra che il reato non esista proprio"

bari

Di seguito l’intervento inviatoci da Matteo Magnisi, educatore volontario:

Se Napoli in coda alla classifica dei reati denunciati, Bari è sparita totalmente.

La mappa delle denunce di reato resa nota dai dati   Istat 2014 si presta purtroppo alla  doppia lettura.

Se da un lato  si rende giustizia dell’immagine visiva negativa che queste due città quasi sempre offrono alla pubblica opinione, dall’altro  la constatazione che reati e denunce    non viaggino in parallelo ne mettono in luce l’amara ed evidente situazione.

A stridere, nella mappa dei reati,  è proprio quello delle estorsioni che da anni stringono i quartieri di  Bari in una morsa mortale e non solo,  a stridere sono anche i dati del mondo giudiziario barese in direzione diametralmente opposta . Bari città  nella quale impera la voce comune secondo la quale a partire dalle estorsioni  tutti pagano e pagano poco, i dati Istat sono palesemente in contro tendenza.

I primi  importanti  risultati messi a segno negli ultimi giorni dalla  Questura di Bari incoraggiano gli operatori onesti ad andare avanti,  a non sentirsi soli,  a confidare su chi vigila e protegge dalla malavita gli operatori  , a dare forza alle realtà antiracket e ad abbandonare l’omertà.

Se  Bologna , tra le città  italiane, si guadagna il primato delle denunce di reato evidenziando che il reato  esiste ma che attraverso le denunce ci sono gli anticorpi per farvi fronte, e  a tal proposito appare  che Foggia  li stia producendo. A  Bari  sembra che il reato non esista proprio e naturalmente  se  un reato  non esiste non esistono neanche le relative  denunce, potremmo purtroppo  dire con amara ironia. Il riciclaggio del denaro sporco sembra avere la stessa sorte in termini di fenomeno sociale considerato che in primo piano le banche, le uniche titolate ad evidenziane il fenomeno ancora tacciono  in termini di segnalazioni alle autorità competenti e in una città come Bari, dove le attività commerciali  tendono a chiudere si rimane a dir poco sorpresi quando aprono in zone non appetibili dal punto di vista del mercato,  del consumo e della concorrenza.

Tutti fenomeni questi che mettono sull’altare il disvalore dell’omertà e per  tanti aspetti anche la collusione tra la malavita e i poteri pubblici e privati , dai quali si attende anche a livello locale un protagonismo nuovo e più incisivo. In tal senso anche la voce del sindaco più forte e determinata , in  una città come Bari   nell’ultimo periodo, rappresenta  la strada giusta da percorrere.

Matteo Magnisi

Educatore Volontario   Bari


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