Di Nino Sangerardi:
“L’aggiornamento del Piano pluriennale economico sociale(approvato nel 2016, è stato trasmesso alla Regione Puglia il 31.12.2019, a seguito della deliberazione del Consiglio direttivo n.17/2018 in accoglimento del percorso indicato dalla Comunità del Parco)per la definitiva approvazione, ad oggi non ancora intervenuta. Questa Corte raccomanda che i provvedimenti in questione si concludano in tempi rapidi”.
E’ quanto si legge nella determinazione della Corte dei Conti in merito alla gestione finanziaria, anno 2023, del Parco Nazionale dell’Alta Murgia(sede legale in Gravina), facente parte della relazione generale della Corte con oggetto i 23 Parchi Nazionali.
Nell’ambito delle attività di pianificazione il Parco ha redatto e adottato il Piano previsione prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi per il periodo 2022-2024. Il resoconto annuale 2023 elaborato dal Reparto Raggruppamento Carabinieri Parchi nel mese di maggio 2024 ha evidenziato che le indicazioni del Piano Aib si sono rivelate utili e efficaci al contrasto degli incendi boschivi e il cui andamento, tuttavia, è fortemente pilotato dall’andamento stagionale che non è prevedibile se non nel breve periodo.
In particolare nel corso del 2023 il territorio del Parco è stato interessato da 50 incendi con un’area percorsa dal fuoco di circa 2.023 ettari.
La consistenza del personale dell’Ente parco, al 31 dicembre 2023, è di 10 unità di cui 6 funzionari e quattro assistenti, con una spesa di euro 465.182 in decremento rispetto al 2022 del 28,3%(648.383 euro) riconducibile essenzialmente alla netta contrazione agli impegni assunti per la voce stipendiale del Direttore.
Il Parco riferisce che nel 2023 sono stati conclusi e rendicontati gli interventi finalizzati al monitoraggio di Rete Natura 2000 su habitat e alla conservazione degli ecosistemi presenti presso il sito delle cave di bauxite in agro di Spinazzola riguardo il Por Puglia 2000-2004 per le quali l’Ente murgiano aveva ottenuto rispettivamente il finanziamento di euro 280.000 e euro 420.700.
Sono proseguite le mansioni legate all’adozione di misure per la mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici e al recupero dei muretti a secco e della sentieristica, finanziate dal Ministero dell’Ambiente.
A novembre 2023 il Parco ha presentato la propria candidatura per far parte della Rete mondiale dei Geoparchi Unesco, e in data 9 settembre 2024 ha ottenuto detta nomina.
Nell’anno esaminato sono state concluse “19 procedure acquisitive secondo le tipologie previste dal codice dei contratti pubblici per una somma di 1.143.262 euro, e con una spesa sostenuta in termini di impegni di euro 308.411. La tipologia maggiormente significativa in termini numerici(18 acquisti) è quella effettuata tramite affidamenti diretti, mentre in termini di valore(euro 486.819) si evidenzia 1 acquisto effettuato tramite procedura aperta extra Consip /Mepa. Questa Corte raccomanda il rispetto delle norme del codice dei contratti pubblici e del principio di concorrenzialità per garantire l’economicità della scelte di acquisto che devono essere sempre adeguatamente motivate”.
L’esercizio finanziario 2023 si chiude con un avanzo finanziario di euro 1.028.239, invertendo il dato negativo del 2022(–265.695 euro). Il saldo positivo della gestione corrente segna una flessione del 10,4% per effetto della diminuzione delle entrate correnti del 12,8% riconducibile al ridimensionamento dei trasferimenti da parte dello Stato(–13,7%) dai quali l’Ente parco dipende quasi totalmente(incidenza del 97,7%).
La voce di bilancio “Vendita di beni e prestazioni di servizi” risulta azzerata “ e tale dato—scrivono i Magistrati—è sintomatico, come già riscontrato negli esercizi precedenti, della grave e persistente assoluta carenza di politiche gestionali dirette a reperire fonti autonome di entrata, che questa Corte ancora una volta deve rilevare”.
Il saldo della gestione capitale si riduce sensibilmente a fronte del 2022(–1.856.367 euro) per effetto della forte contrazione delle spese per “acquisizione di beni durevoli e opere immobiliari” che da euro 1.996.074 passano a euro 600.808 stante una previsione definitiva di euro 9.935.917.
Al riguardo, come si evince dal verbale di approvazione del consuntivo 2023 del Collegio dei Probiviri, l’esigua dotazione organica non consente con le risorse umane a disposizione la creazione di un vero e proprio Ufficio lavori pubblici.
Il Parco ha rispettato il limite di spesa per l’acquisto di beni e servizi, in quanto gli impegni assunti nel 2023 per tale categoria (390.578 euro) sono stati inferiori al limite di spesa determinato in euro 513.829.
Di conseguenza l’Ente dell’Alta Murgia ha provveduto a versare al bilancio dello Stato le somme provenienti dalle riduzioni di spesa per un importo di euro 119.781.
Il 2023 si conclude con un risultato di amministrazione di euro 10.808.259, in aumento(12,1%) tenendo conto dell’anno 2022. Tale quadro si ottiene dalla somma algebrica tra l’avanzo di amministrazione iniziale di euro 9.639.039, l’avanzo finanziario di competenza di euro 1.028.239 e la variazione positiva dei residui di euro 140.981.
“Come già rilevato l’Ente Parco—notano i Giudici contabili–, anche in questo esercizio, non apposta alcun importo a Fondo Rischi, pur in presenza di un numero di contenziosi pendenti. Questa Corte raccomanda la prudente e puntuale costituzione di detto Fondo fin dal prossimo bilancio di esercizio con contestuale apposizione di un vincolo sulle risorse dell’avanzo di amministrazione”.
La deliberazione della Corte dei Conti è stata inviata ai presidenti del Senato e Camera dei Deputati.