Di Michele Vigilante:
Di Michele Vigilante
Sono stati attimi di paura, nel pomeriggio di ieri, quelli vissuti dai sanitari di un’equipe sanitaria del progetto “SU.PRE.ME” presente da molti anni nel ghetto di Rignano, tra Foggia e San Severo. Un immigrato, armato di coltello e mazza metallica, ha distrutto l’ambulatorio e il camper mobile, unico presidio sanitario del posto. A quanto pare l’uomo, preso da un raptus improvviso di follia, ha agito in autonomia, scagliandosi contro i sanitari. In difesa di questi ultimi è accorso un gruppo di immigrati presenti nel ghetto che hanno tentato di fermare l’uomo. Numerosi sono stati i danni causati al presidio mobile. Sul posto, dopo l’accaduto, sono intervenute le forze dell’ordine e un’unità mobile del 118. A parlare dell’accaduto il Direttore Generale dell’Asl di Foggia, Vito Piazzolla, che ha espresso la solidarietà nei confronti del personale coinvolto da parte di tutta l’Azienda Sanitaria Locale ed ha ringraziato tutti coloro che sono intervenuti prontamente per fermare l’aggressore. L’equipe aggredita del progetto “SU.PRE.ME” opera da molti anni nel centro ed è composta da un medico, uno psicologo, un avvocato e un mediatore culturale. L’episodio suscita sconcerto e fa supporre che l’accaduto sia un fatto isolato, essendosi stabilito un rapporto di fidelizzazione e di fiducia da parte degli abitanti del ghetto nei confronti dei componenti dell’equipe sanitaria. L’aggressore era da pochi giorni arrivato nel centro, pertanto non ancora integrato nel gruppo.