Di seguito un comunicato diffuso da Lucrezia Vinci, candidata al parlamento europeo:
«Mi sono messa in gioco con tenacia tutta martinese perché noi martinesi tante volte abbiamo saputo rappresentare l’avanguardia di cambiamenti che si sono poi rivelati importanti per la Puglia, per il Mezzogiorno, per l’Italia». Lo ha affermato Lucrezia Vinci, candidata al Parlamento europeo, in occasione dell’incontro organizzato a Martina Franca dal coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia.
«Noi martinesi, quando siamo uniti, riusciamo a essere vincenti» ha proseguito la candidata. «È il momento giusto, quindi, affinché l’elettorato di Centrodestra, ma anche il largo voto di opinione tradizionalmente moderato, convergano sull’obiettivo di cambiare l’Europa per cambiare l’Italia. In questo senso rivolgo un appello a tutti i miei concittadini».
Lucrezia Vinci ha evidenziato: «Impegni programmatici come le politiche europee per il Mezzogiorno attraverso l’utilizzo ottimale dei fondi comunitari per le infrastrutture, indispensabili anche per salvaguardare le nostre produzioni e il made in Italy, le politiche agricole e turistiche che valorizzino le nostre risorse nel rispetto dell’ambiente, le politiche per la famiglia che sottraggano i nostri giovani al precariato, sono questioni troppo importanti, per il futuro nostro e dei nostri figli, per dividersi inutilmente. Se sarò eletta, potrò farmi carico, con il vostro sostegno, d’un impegno costante in Europa nell’interesse di tutti».
La candidata di Martina Franca si sofferma: «Se eletta, provvederò anche ad attivare un portale telematico dove si potranno facilmente conoscere tutte le opportunità di finanziamento con fondi comunitari per tutte le categorie sociali, in particolare per i giovani».
Infine: «Vengo da una famiglia di martinesi operosi dai quali ho imparato il valore del lavoro e la capacità d’individuare le possibilità per affrontare e superare le difficoltà. Sono moglie dell’avvocato Leonardo Conserva, sindaco di Martina Franca dal 2002 al 2007 e consigliere provinciale per quattordici anni a Taranto, che ho coadiuvato durante la sua intensa attività politica e amministrativa. Questo importante bagaglio di esperienze mi ha insegnato che tutti insieme, collaborando lealmente, possiamo essere artefici del nostro destino. Se vogliamo cambiare questa Europa, il 26 maggio, insieme, possiamo».
