Di Nino Sangerardi:
Il contributo mensile è pari a cinquemila euro. Elargiti dal Consiglio regionale pugliesi ai gruppi politici, anno 2015. Dopo le elezioni del 31 maggio scorso si sono costituiti nove sodalizi consiliari.
A quest’ultimi spetta la seguente cifra annuale:
-Emiliano sindaco di Puglia, 6 consiglieri, euro 30mila
-Noi a Sinistra per la Puglia, 4 consiglieri, euro 20mila
-La Puglia per Emiliano, 3 consiglieri, euro 15mila
-Popolari, 3 consiglieri, euro 15mila
-Movimento 5 Stelle, 8 consiglieri, euro 40mila
-Oltre con Fitto, 4 consiglieri, euro 20mila
-Movimento Schittulli, 4 consiglieri, euro 20mila
-Partito Democratico, 14 consiglieri, euro 70mila
-Forza Italia, 5 consiglieri, euro 25mila.
La somma è 106.249,85. Denaro che bisogna utilizzare per “… svolgimento funzioni istituzionali e iniziative dei gruppi”. In particolare, spese postali e cancelleria e tipografiche e di trasporto, aggiornamento culturale e scientifico, iniziative di studio informazione e consultazione, acquisto libri e riviste e giornali, collaborazioni professionali di esperti riguardo l’attività collegata ai lavori del Consiglio regionale.
Interrogativo che circola tra i laureati e diplomati e stagisti precari a vita, di stanza in Piazza Umberto I (Bari), appreso quanto sopra: “Dato che presidenti di Giunta e Consiglio e assessori e consiglieri regionali ricevono il giusto stipendio mensile che oscilla da 11 a 13 mila euro, perché si assegna l’emolumento di 106 mila euro all’anno?”.
Quesito non del tutto campato in aria.