Inalarono protossido di azoto al posto dell’ossigeno. Così, in circa tre settimane nella primavera 2007, morirono otto pazienti dell’ospedale di Castellaneta, unità di terapia intensiva cardiologica da poco inaugurata (dall’allora governatore Nichi Vendola). Per quei decessi, causati da un errato collegamento delle tubature secondo l’accusa, il processo di primo grado si è concluso, a Taranto, con undici condanne e 15 assoluzioni (i medici). Pena piú pesante, sei anni, a Domenico Matera, responsabile di Ossitalia. Pene fra i tre e i quattro anni per progettisti e dirigenti regionali.