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Appello pubblico per Taranto città di pace I firmatari, elenco in aggiornamento

LIsola Citta Vecchia di Taranto

Di seguito il comunicato:

Per Taranto, città operatrice di Pace

Noi, firmatari di questo appello in occasione della Giornata Internazionale della Pace, ci rivolgiamo con urgenza e preoccupazione alla comunità tarantina, richiamando l’attenzione sull’articolo 11 della Costituzione italiana, che ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.

Prendiamo con fermezza le distanze dalla risoluzione del Parlamento europeo del 19 settembre che ha votato per considerare legittimo il lancio di missili occidentali a lungo raggio dal territorio dell’Ucraina contro obiettivi in territorio russo. Questa decisione ci espone al rischio di una pericolosa escalation militare che potrebbe sfuggire al controllo e avvicinarci sempre di più al rischio inaccettabile di una guerra termonucleare. Una guerra che vedrebbe Taranto come obiettivo primario nell’ambito di uno scontro atomico dalle conseguenze inimmaginabili.

Esprimiamo la nostra profonda preoccupazione per il fatto che tale risoluzione del Parlamento europeo si ponga in contrasto con le posizioni di alcuni governi alleati, tra cui gli Stati Uniti, la Germania e l’Italia, che si sono dichiarati contrari al lancio di missili a lunga gittata sul territorio russo. È evidente che questa iniziativa estremista del Parlamento europeo non rispecchia la volontà di una parte rilevante della comunità internazionale e potrebbe avere conseguenze devastanti per la stabilità globale. L’oltranzismo di questa risoluzione, che sembra non tenere conto del rischio di terza guerra mondiale, entra in contrasto palese con lo spirito del progetto europeo di pace, nato dopo due disastrose guerre mondiali. 

In questo frangente delicato, riteniamo essenziale che tutte le forze politiche italiane, sia di governo sia di opposizione, trovino un’unità di intenti nel sostenere l’articolo 11 della nostra Costituzione e nel respingere qualsiasi tentativo di escalation che conduca a uno scontro diretto con la Russia. Solo con un impegno comune e trasversale possiamo evitare che l’Italia venga trascinata in una guerra che non possiamo e non dobbiamo combattere.

Riteniamo inoltre che tutte le forze sociali, politiche e civili, comprese le associazioni, debbano unirsi in questo momento critico. L’Italia, dove i sentimenti di pace prevalgono in gran parte della popolazione, come confermano i più recenti sondaggi di opinione, ha l’opportunità storica di assumere un ruolo guida nel delineare un percorso che ci porti fuori dal tunnel della guerra.

In questo contesto, la figura di Papa Francesco rappresenta un punto di riferimento autorevole per un’azione comune di pace. Le sue ripetute esortazioni a fermare la spirale del conflitto e a promuovere il dialogo devono essere la base di un nuovo approccio per risolvere le tensioni internazionali.

Non possiamo ignorare, infine, la tragedia in corso a Gaza. La Corte internazionale di Giustizia ha già richiamato l’attenzione sulle gravi violazioni dei diritti umani nei confronti della popolazione civile. Anche su questo fronte, l’Italia deve prendere una posizione netta in favore della tutela dei diritti fondamentali e della cessazione delle violenze.

E’ giunto il momento per unirci e levare la nostra voce per un cessate il fuoco globale.

In tale spirito, proponiamo che l’articolo 1 dello Statuto del Comune di Taranto, che recita “Taranto è una città operatrice di pace, libera da armi chimiche, atomiche, batteriologiche”, venga valorizzato come esempio concreto di impegno per la pace. Chiediamo che siano messe in atto tutte le iniziative istituzionali, civiche, associative ed educative per fare di Taranto una città modello di pace, coinvolgendo in particolare le scuole in un percorso formativo che favorisca la cultura della non-violenza, così come previsto dall’Obiettivo 4 dell’Agenda ONU 2030.

Proponiamo infine che venga indetta un’assemblea cittadina per definire collettivamente le caratteristiche di questa azione corale a favore della pace, rendendo Taranto il centro di una mobilitazione nazionale e internazionale per la fine del conflitto.

Ci sentiamo vicini a chi marcerà ad Assisi contro la follia della guerra in occasione della Giornata Internazionale della Pace.

Con convinzione, ribadiamo il nostro impegno per la pace e invitiamo tutti i cittadini, le istituzioni e le forze politiche a unirsi in questa cruciale battaglia per il futuro dell’umanità.

La Giornata Internazionale della Pace è stata istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1981, con Risoluzione A/RES/36/67, con l’obiettivo di rafforzare la volontà di pace tra le nazioni e i popoli. Le celebrazioni per la pace sono state fissate per il giorno 21 settembre di ogni anno, tramite la Risoluzione A/RES/55/282, ed è stato convenuto che questa sarebbe stata la giornata in cui sospendere tutte le ostilità e la violenza nel mondo. Il 21 settembre si svolgerà ad Assisi quest’anno la marcia per la pace.

 

Anna Abbracciavento

Chiara Alessio

Cinzia Amorosino

Vittorio Angelici

Mimma Annicchiarico

Tito Anzolin

Ignazio Aprile

Ivan Araco

Giorgio Assennato

Salvatore Assente

Nicola Baldi

Agata Basile

Antonio Basile

Natalia Basile

Valentina Basta

Emanuele Battista

Titti Battista

Mino Bellanova

Bartolo Benegiano

Marzia Benicchi

Piero Bitetti

Alessio Blasi

Annamaria Bonifazi

Fatbardha Boshnjaku

Pasquale Bottiglione

Irene Bracelli

Angelo Brigati

Silvio Caforio

Rosanna Cannarile

Arcangela Canzio

Nicola Caserta

Alfredo Cervellera

Lino Conte

Raffaela Caputo

Mimmo Capuzzimati

Antonio Cardillo

Carmine Carlucci

Cinzia Carducci

Giacomo Carpignano

Nicola Caserta

Lavinia Castellaneta

Andrea Castronovi

Stefania Cavaliere

Mariagrazia Centanni

Aldo Cesario

Maria Cerreti

Gianni Cianci

Mimmo Cigliese

Ilaria Cinieri

Aldo Ciraci

Vera Colucci

Giuseppe Coniglio

Luca Conserva

Caterina Contegiacomo

Luca Contrario

Giacomo Coppola

Leo Corvace

Leonardo Corvace

Michelangelo Cramarossa

Maria D’Alessio

Rosa D’Amato

Anna D’Ambrosio

Franco D’Amuri

Giovanni D’Arcangelo

Marisa Damasi

Vittorio De Filippis

Cosimo De Florio

Marcello De Giorgio

Pinarosa De Luca

Michele De Paola

Davide De Valeris

Giuseppe De Bellis

Giuseppe De Vietro

Marcello Della Rena

Anna Della Ricca

Leo Di Castri

Francesca Di Stani

Enzo Di Gregorio

Michele Di Mauro

Danilo Di Noi

Carlo Di Santo

Enzo Dragone

Rossana Ercolano

Gabriella Esposito

Emanuele Fago

Manuel Fanelli

Saverio Fanigliulo

Rosy Farina

Loredana Flore

Pino Forresu

Morris Franchini

Giuseppe Galiano

Francesco Gallo

Giuseppe Gallo

Cecilia Giannoccaro

Cosimo Gigante

Paola Giugni

Nora Giungato

Fulvia Gravame

Enrico Gravina

Francesco Gravina

Domenico Greco

Marco Greco

Nunzia Iannone

Luisa Intermite

Francesca Irpinia

Anna Paola Lacatena

Mariangela Lattarulo

Amalia Leone

Antonio Lenti

Giovanni Lippolis

Angelo Liuzzi

Gianni Liviano

Maria Lobianco

Pino Lombardo

Lucio Lonoce

Pasquale Lonoce

Alessandra Lorusso

Angelo Losasso

Domenico Mancini

Cinzia Mancino

Aldo Maremonti

Alessandro Marescotti

Marinella Marescotti

Mimmo Marinaro

Anna Marsella

Anna Masoni

Angela Massafra

Armando Massafra

Giovanni Matichecchia

Salvatore Mattia

Anna Mele

Marisa Metrangolo

Angela Miccoli

Antonio Miccoli

Graziana Miccoli

Gregorio Miccoli

Ivan Miccoli

  1. Immacolata Milizia

Mimmo Minosa

Davide Monteleone

Rino Montuori

Piero Moraca

Nunzia Mortato

Michele Moscati

Vincenzo Norradino

Luigi Nuzzi

Piero Paciulli

Enzo Pala

Giuliana Palermo

Giusi Palmisano

Carlo Parrini

Bruno Pastore

Nicola Pavia

Enzo Pascali

Mario Pennuzzi

Sabatino Petrocelli

Tony Piepoli

Angelo Pugliese

Salvatore Preite

Pasquale Pricci

Mario Renzullo

Antonio Rinaldi

Enzo Risolvo

Salvatore Rizzo

Franca Roberti

Lorenzo Rochira

Aristide Romani

Salvatore Romeo

Alberto Ruggeri

Pasquale Rugolo

Enza Russo

Netty Russo

Nicola Russo

Nicola Sacchetto

Adele Sallustio

don Marco Sallustri

Annamaria Sansubrino

don Francesco Santoro

Franco Scherma

 

Pino Semeraro

Antonio Serinelli

Mino Sessa

Loreta Sferra

Michelangelo Sgura

Pio Siggillino

Luigi Simonetti

Damiano Solito

Vittorio Spagnoletti

Franco Spinuso

Rosa Stallo

Maria Grazia Stanzione

Silvana Stanzione

Valerio Stendardo

Francesca Tagliaferro

Annalisa Tanzarella

Mariangela Tarantino

Marina Tarsia

Mimmo Taurino

Leo Tenneriello

Saverio Todaro

Enza Tomaselli

Teodora Torzelli

Enzo Trani

Michele Traja

Silvano Trevisani

Vito Trisciuzzi

Enrica Trisolini

Stella Turi

Pietro Ungaro

Antonio Felice Uricchio

Giovanna Venturelli

Gianfilippo Venuto

Salvatore Vitanza

Loredana Vozza

Angelo Zanzanella

Saverio Zinzi

 

Stanno giungendo altre firme che saranno online su www.peacelink.it 


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