Appalti truccati, finanziamento illecito a candidati, pure la messa a disposizione di una escort per facilitare gli affari. A vario titolo, queste le accuse nei confronti di amministratori e funzionari pubblici e responsabili di Reteservizi srl attorno alla quale, stando all’accusa, ruotava tutto il meccanismo della corruzione. Bisognava favorire, nel settore dei rifiuti, l’azienda di Carovigno. In carcere sono finiti, fra gli altri, il sindaco di Villa Castelli, il sindaco e il vicesindaco di Torchiarolo, il vicesindaco di Poggiorsini, il direttore generale di un’agenzia ambientale di Manfredonia (Azienda servizi ecologici, che non c’entra nulla con questa vicenda): ciò testimonia, secondo l’inchiesta che oggi ha portato alle 12 ordinanze di custodia cautelare notificate dai carabinieri, quanto fosse ampio, di livello pressoché regionale, il meccanismo ritenuto illegale. Sono 73, complessivamente, gli indagati.
Ordinanza cautelare:
Vitantonio Caliandro
Cosima Celino
Giuseppe Guarini
Pasquale Leobilla
Maurizio Nicolardi
Angelo Pecere
Francesco Pecere
Giovanbattista Selvaggi
Nicola Serinelli
Giuseppe Velluzzi
Michele Zaccaria
Di seguito in formsto pdf l’illustrazione dell’operazione condotta dai carabinieri:
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