La procura di Roma ha disposto il sequestro dei contatori. Avviene in tredici raffinerie Eni italiane. Anche quella di Taranto. L’inchiesta, originata anni fa, riguarda un’ipotesi di maxievasione di accise da parte dell’Eni: roba da dieci milioni di euro, si ipotizza. In pratica: contatori sequestrati, niente distribuzione di carburante. La raffineria di Taranto serve varie regioni italiane. Si prevedono gravi disagi per impianti di distribuzione e, ovviamente, automobilisti. I cancelli della raffineria tarantina sono chiusi, stamani. I primi distributori sono già al razionamento. Le prossime ore dovranno far comprendere quali sviluppi porti la vicenda.
I vertici dell’Eni vengono proposti dal governo: è proprio una struttura pubblica. E si ipotizza la maxievasione di accise. Andiamo bene.