Ora è una specie di tutti contro tutti. Dopo il commissariamento imposto dalla Regione Puglia, con Michele Emiliano che ha nominato se stesso commissario per l’emergenza rifiuti di Brindisi e provincia, è accaduto quanto segue: estromesso il gestore della discarica Autigno, si è piazzato il nuovo gestore del servizio, Amiu Puglia, scelto dal commissariamento. Piccolo particolare: e la discarica Autigno, che è quella danneggiata (e con essa l’ambiente) stando a denunce varie, è stata per caso messa in sicurezza come si doveva? Già, perché tutto il movimento messo su per commissariare, era finalizzato principalmente a rimettere a posto la discarica. Alla procura di Brindisi non se lo sono dimenticato e quindi, entro metà settimana prossima, il Comune capoluogo, la Regione Puglia e Amiu Puglia, gestore chiamato dal commissariamento, dovranno far vedere, carte alla mano, cos’hanno fatto per rimettere a posto la situazione della discarica. Saranno presumibilmente, fogli bianchi o poco più. Prova ne sia il fatto che, appena arrivata la diffida dalla procura brindisina, il Comune del capoluogo adriatico ha richiamato alle sue responsabilità Amiu Puglia, praticamente dicendogli guarda che devi vedertela tu, perché la responsabilità è tua.
Intanto viene fuori che il mostro inquinatore o fatto passare per tale nei mesi scorsi, sempre meno mostro appare ora, e che quella che doveva essere la soluzione al problema, tuttora, soluzione non è. Anzi, tra rifiuti in mezzo alla strada nelle scorse settimane, lavoratori imbufaliti perché praticamente estromessi, e ora la letterina dei giudici, il problema vero sembra solo all’inizio. Perché poi qualcuno dovrà spiegare il motivo del commissariamento, visto che a quel gestore cacciato perché inquinatore venne consegnata una discarica già gravata da problemi di inquinamento. E gli enti lo sapevano benissimo. Sia quelli locali (dai quali quel gestore ritiene di avanzare anche un bel po’di milioni di euro) sia la Regione Puglia.
