Alle 15 il suono della campanella da parte di Roberto Fico, presidente della Camera. A Montecitorio il parlamento a Camere riunite e con 58 rappresentanti delle Regioni dà luogo oggi pomeriggio alla prima votazione per eleggere il tredicesimo presidente della Repubblica. Sono 1009 i grandi elettori e per arrivare al quorum nelle prime tre votazioni è necessaria la maggioranza dei due terzi, ovvero 673 voti. Dal quarto turno in poi, maggioranza assoluta, di 505 voti, per eleggere il capo dello Stato.
Per consentire ai grandi elettori positivi a test corona virus di votare è stato allestito un drive through in un parcheggio di Montecitorio. In aula possono essere presenti non più di duecento grandi elettori contemporaneamente. Queste, fra le prescrizioni per un modo senza precedenti di votare per il presidente della Repubblica.
Chi sarà il successore di Sergio Mattarella? Per la maggioranza dei cittadini e probabilmente per la maggioranza dei grandi elettori, un bis dell’attuale capo dello Stato sarebbe la cosa migliore. Ma il presidente non è disposto alla rielezione. Mario Draghi sarebbe così il più accreditato se non fosse che un suo spostamento dalla presidenza del Consiglio dei ministri viene ritenuto pericoloso per un Paese alle prese con la necessità di fronteggiare la crisi da pandemia e la necessità contemporanea di guardare al futuro con la gestione dei fondi del Pnrr, piano nazionale di ripresa e resilienza. Andrea Riccardi, Marta Cartabia, Pierferdinando Casini, Giuliano Amato, Paolo Gentiloni, Maria Elisabetta Alberti Casellati, o chissà chi altro.