Il 24 febbraio 2022 iniziò l’invasione russa dell’Ucraina. La strenua ed eroica resistenza degli ucraini dura da tre anni, certo con il cospicuo sostegno di molti Paesi a partire da quelli dell’Unione europea e dall’Inghilterra oltre che dagli Usa, almeno fino a quando l’entrata in carica dell’attuale presidente non ha fatto registrare un cambio di posizione difficile da comprendere. Oppure, fin troppo facile: tramutare in affari le difficoltà di un popolo.
Centinaia di migliaia di morti, perdite anche per i russi il cui capo non ha risparmiato di ordinare attacchi e violenza ma che non è finora riuscito ad ottenere quanto vuole. Una guerra che è una vergogna per il mondo ancora una volta alle prese con la sopraffazione organizzata dal potente di turno.