Di Nino Sangerardi:
Che cosa è il radon? Un gas radioattivo naturale le cui radiazioni sono pericolose per l’organismo umano, e possono provocare, in caso di esposizione, danni alla salute.
La concentrazione di radon dipende da molti fattori. Ad esempio, presenza di uranio e radio nel suolo e nei materiali da costruzione.
In Italia si stima che da 1500 a seimila casi all’anno di tumore polmonare, su un totale di trentamila, potrebbero essere dovuti all’esposizione al radon.
Dall’ultimo “Report Ambiente e Salute in provincia di Lecce” emerge un “… rischio sanitario per i cittadini salentini”.
Il Decreto Legge n.241/2000 ha introdotto la valutazione e il controllo dell’esposizione al radon nei luoghi di lavoro, scuole incluse. Inoltre fissa un livello di riferimento di 500 Bg/m3, oltre il quale il datore di lavoro deve intervenire con più approfondite valutazioni ed eventuali bonifiche.
La normativa attribuisce alle Regioni la competenza per l’individuazione delle zone e i luoghi di lavoro a elevata concentrazione di radon.
Il consigliere regionale pugliese del Pd, Ernesto Abaterusso, sull’argomento “radon” chiede delucidazioni al presidente della giunta regionale nonché assessore regionale alla Salute, Michele Emiliano, e all’assessore alla Qualità dell’Ambiente Domenico Santorsola.
Secondo Abaterusso “ad oggi si rileva un gravissimo ritardo da parte della Regione in termini di mappatura delle zone a rischio radon”.
Pertanto interroga Emiliano e Santorsola per conoscere se la Regione ha ottemperato a quanto stabilito dalla Legge in materia.
In caso positivo se è possibile avere contezza dei risultati emerso dalle indagini svolte, in caso negativo quali misure intendono mettere in atto per affrontare il problema.