Era stato arrestato a Malpensa e dal 17 ottobre era ai domiciliari in un’abitazione nel milanese. Un’ora prima del controllo finalizzato all’estradizione in Venezuela il russo, figlio di un diplomatico, ha rotto il braccialetto elettronico ed è scappato. Non è escluso sia già fuggito all’estero. L’uomo è indagato per contrabbando di petrolio e non è escluso che si occupi di tecnologie militari, con l’aggravante della guerra e dell’embargo nei confronti della Russia.