Lucrezia Vinci, cinquantaquattro anni, agente assicurativo di Martina Franca, è candidata al Parlamento europeo per Fratelli d’Italia. In precedenza non ha svolto attività politica.
Perchè questa candidatura?
«È un’opportunità che mi è stata offerta e una disponibilità che mi è stata richiesta da Fratelli d’Italia. Ho accettato perché mi riconosco nel loro progetto politico e perché, in questo momento della mia vita personale e professionale, credo di poter mettere a disposizione un impegno, delle competenze e delle energie che possono risultare utili per quel rinnovamento della politica e dell’Europa necessari a un futuro migliore per l’Italia. Le europee sono un’occasione per il territorio e per il cambiamento. E fare politica è unica strada per contrastare quella burocrazia che, a livello centrale ed europeo, frena le prospettive di futuro d’una società che è cresciuta culturalmente, ma nella quale aumenta il clima di sfiducia».
Cosa ne pensa dell’Europa?
«Dobbiamo ritornare a quell’idea dell’Europa costituita da nazioni libere e sovrane per la quale tanti dei nostri padri e dei nostri nonni si sono battuti. Quando cadde il Muro di Berlino, sperammo in un’Europa che fosse una comunità di destino giusta, generosa e solidale per dei popoli affratellati da culture, storie, tradizioni e identità complementari, compresi i comuni valori cristiani. In questi trent’anni, invece, hanno prevalso l’egoismo delle oligarchie finanziarie, l’affarismo delle lobby, l’invadenza pretestuosa della burocrazia. Voglio impegnarmi per un’Europa e un’Italia dove prevalgano la solidarietà, la libertà, la sicurezza».
Chi è Lucrezia Vinci?
«Vivo a Martina Franca, dove sono nata. Sono sposata da molti anni e ho due figlie grandi, anche loro laureate, che si stanno facendo strada nel mondo del lavoro. La mia famiglia d’origine ha variamente contribuito, nel Novecento, a costruire l’attuale polo di Martina delle confezioni di abiti e di capispalla. Per quattordici anni, inoltre, ho amministrato l’azienda fondata da mio padre. Oggi l’esperienza imprenditoriale, la formazione di dottore commercialista e l’attuale attività di agente generale assicurativo mi hanno consentito di partecipare a diverse commissioni per l’applicazione e l’esecuzione dei numerosi regolamenti europei di settore, compreso il tavolo paritetico nazionale tra la compagnia e i gruppi di agenti. Faccio parte anche della Giunta esecutiva nazionale e del Consiglio nazionale dell’associazione degli agenti assicurativi, che mi hanno dato fiducia e che mi auguro vorranno sostenermi in questa difficile sfida elettorale».
Cosa si propone nel concreto?
«Sono una persona pragmatica e realista, abituata a individuare le possibilità e ad affrontare le difficoltà. Non accetto, quindi, che l’atteggiamento inutilmente rigorista dell’attuale Europa, che si esprime in trattati francamente inaccettabili come il fiscal compact, debba penalizzare gli italiani, in particolare i più giovani e i più anziani, mettendo a rischio il futuro delle giovani generazioni. L’Europa deve rappresentare un orizzonte di opportunità per il lavoro, lo studio, la realizzazione umana e professionale, l’attività d’impresa. Attualmente si manifesta invece come lo spauracchio della disoccupazione e della povertà. È necessario che l’Italia torni a essere protagonista invece che subalterna. Perciò, con l’orgoglio e la tenacia propri dei martinesi, ho voluto mettermi in gioco. Vorrei rivolgere un appello ai miei concittadini per ricordare che noi martinesi, quando siamo stati uniti, siamo sempre riusciti a essere vincenti. Ed è il momento di tornare a contare e a governare in Europa anche per dare delle opportunità vere al nostro territorio».