Al termine della giornata tarantina dei cinque ministri, con annuncio della fine dell’immunità penale per la gestione del siderurgico, sembra emergere un dato: chi non era convinto prima, dell’azione politica di Di Maio e dei suoi, continua a non essere convinto. Chi si è sentito tradito dopo le promesse della campagna elettorale (fruttuosa per i M5S) di un anno fa, continua a sentirsi tradito. E non tanto perché lo sottolinei Michele Emiliano, critico con i grillini dooo il vertice in prefettura. No, è perché le associazioni non ricavano la sostanziale sterzata richiesta. E sintetizzabile in un solo concetto: basta con l’Ilva, basta con l’area a caldo. La mamma di Giorgio Di Ponzo, morto a 15 anni, in una dichiarazione rioirtata da Repubblica porta un saluto a Di Maio: quello di Giorgio morto, se lo ricorda il ministro? Non è cambiato niente, secondo la donna: promesse e prospettive ma i bambini continuano a morire. La calata dei ministri no, non ha fatto breccia. In molti hanno consegnato un documento di protesta e poi sono andati via.