Di Francesco Santoro:
Oronzo Canà, il leggendario personaggio interpretato da Lino Banfi, si è guadagnato l’attenzione del quotidiano inglese “The Guardian”, che ha dedicato l’apertura della sezione sportiva a “L’allenatore nel pallone”, indimenticato cult movie del 1984 diretto da Sergio Martino.
L’autore dell’articolo, la giornalista Nicky Bandini , cita tutti i tormentoni della pellicola: dalla celebre bi-zona, il 5-5-5 con cui Canà-Banfi schierava la mitica Longobarda, ad Aristoteles, malinconico centravanti brasiliano dai piedi vellutati dotato di un eccezionale fiuto per il gol. Senza dimenticare il presidente Borlotti, che in realtà ha ingaggiato l’esuberante allenatore pugliese soltanto perché vuole che la squadra retroceda immediatamente a causa degli alti costi della Serie A.
Il film “cerca, anche se goffamente, di inviare un messaggio positivo sul razzismo- argomenta Bandini-. Aristoteles viene emarginato dai suoi compagni, che si rifiutano di condividere con lui la stanza d’albergo, ma Canà lo tratta teneramente e non batte ciglio quando il giocatore inizia una relazione con sua figlia. Nonostante tutti i suoi difetti (c’erano scene di cui avrei davvero potuto fare a meno), non posso negare di essere rimasta incantata quando l’ho rivisto”.
Bandini paragona Oronzo Canà a Mike Bassett, allenatore di fantasia interpretato da Ricky Tomlinson, che nella commedia del 2001 “Mike Bassett: England manager” viene promosso alla guida della Nazionale. “Entrambi costituiscono una piccola parte del mio patrimonio culturale- prosegue la giornalista-, eppure la verità è che fino a poco tempo fa ne conoscevo solo uno”.