Disattivati i posti Covid per gli ospedali di Bari San Paolo, Barletta, San Severo, Martina Franca, Castellaneta, il Miulli, Villa Lucia Hospital di Conversano e la struttura della Marina militare di Barletta.
Di seguito un comunicato diffuso dalla Regione Puglia:
La Giunta regionale ha approvato oggi l’aggiornamento della rete ospedaliera Covid, tenuto conto dell’attuale andamento epidemiologico della pandemia SARS-Cov-2.
“Con la delibera di oggi – spiega l’assessore alla Sanità, Pier Luigi Lopalco – cominciamo a far respirare il sistema sanitario, messo sotto stress dalla pandemia.
Questa emergenza resterà nei libri di storia, ma dobbiamo sempre ricordare che pur nei momenti più duri, è stata sempre data assistenza senza lasciare nessuno fuori dagli ospedali.
Ora cominciamo un percorso che porterà alla normalità, consapevoli che l’emergenza potrebbe tornare in maniera inaspettata.
Per questo le strutture realizzate resteranno pronte ad essere utilizzate, sapendo anche che c’è ancora una quota rilevante di casi positivi e di ammalati che vanno curati nel modo migliore. Alle donne e agli uomini del sistema sanitario e della protezione civile che hanno resistito e che continuano a resistere negli ospedali e sul territorio dobbiamo dire grazie per il grande lavoro che stanno portando avanti”.
Secondo il direttore del Dipartimento Politiche della Salute, Vito Montanaro “Il sistema sanitario pugliese ha mostrato di rispondere prontamente all’emergenza. E così prontamente dobbiamo tornare a rispondere al bisogno di salute generale quando l’emergenza sembra terminare, cominciando a dedicare grandi ospedali al no-covid anche per recuperare le liste di attesa”.
In particolare, con la delibera è stata data evidenza dell’intero percorso operato dalla Regione Puglia nel corso del periodo emergenziale nell’ambito dell’organizzazione della rete ospedaliera.
L’attuale rete ospedaliera Covid si compone di 2.754 posti letto, così distinti:
SINTESI POSTI LETTO COVID | Posti Letto ospedali | PL AGGIUNTIVI | TOTALE PL DEDICATI AL COVID |
TERAPIA INTENSIVA | 84 | 256 | 340 |
AREA MEDICA | 600 | 1.814 | 2.414 |
TOTALE | 684 | 2.070 | 2.754 |
Sulla base delle necessità assistenziali, determinate da un significativo calo dei contagi ed una conseguente bassa percentuale di occupazione dei posti letto di Terapia Intensiva e Area Medica, di gran lunga inferiore alla soglia critica determinata dal Ministero della Salute, la Giunta regionale ha stabilito, a far data da oggi, in via prioritaria, la totale riconversione all’attività NO – COVID delle seguenti strutture di ricovero pubbliche e private accreditate:
- Ospedale di Barletta;
- Ospedale San Paolo di Bari;
- Ospedale di San Severo;
- Casa di Cura “Villa Lucia Hospital” di Conversano;
- Struttura campale della Marina Militare di Barletta;
- Ospedale di Martina Franca;
- Ospedale di Castellaneta;
- Ente Ecclesiastico “Miulli” di Acquaviva delle Fonti.
Tanto si rende necessario al fine di garantire la ripresa delle attività ordinarie ed il conseguente recupero delle liste d’attesa.
Sulla base dell’andamento epidemiologico potranno essere riconvertiti all’assistenza dei pazienti NO – COVID ulteriori posti letto, rispetto agli ospedali sopra riportati, sulla base di un piano che dovranno elaborare le direzioni strategiche delle Aziende sanitarie.
Entro il 31 luglio 2021, con apposito provvedimento di Giunta regionale, dovrà essere definito un nuovo piano pandemico della rete ospedaliera COVID e NO- COVID, per fronteggiare una eventuale recrudescenza della pandemia.
Le strutture che fanno già parte della rete ospedaliera COVID, nell’eventualità di un incremento repentino dei contagi, dovranno essere in grado di riconvertirsi entro dieci giorni dalla data di comunicazione da parte del Dipartimento “Promozione della Salute e del Benessere animale”.
Infine, per i posti letto strutturali di terapia intensiva e semintensiva che devono essere realizzati, le Aziende sanitarie, con particolare riferimento a quelle che hanno segnalato l’impossibilità di avviare i lavori previsti su alcuni locali ospedalieri dedicati alla gestione dell’emergenza COVID, devono procedere alla cantierizzazione degli stessi, parallelamente alla progressiva dismissione dei posti letto aggiuntivi, previo accurato studio delle interferenze.