Di seguito un comunicato diffuso da Donatella Duranti, parlamentare, in rappresntanza di Sinistra ecologia e libertà-Taranto:
In 10 anni di presidenza Vendola, la Regione Puglia in materia di tutela dell’ambiente e in particolar modo sulla vicenda Ilva di Taranto, ha prodotto Norme e controlli più di quanto sia stato fatto nei 50 anni precedenti, a partire cioè dal 1962 anno in cui quella che all’epoca si chiamava Italsider avviava a Taranto la produzione dell’acciaio.
Prima del 2006 non era mai stato fatto un solo controllo ai camini della più grande industria siderurgica d’Europa. Oggi invece conosciamo l’impronta delle diossine che essa ha emesso, abbiamo avuto i monitoraggi sul benzo(a)pirene che ne hanno dimostrato lo sforamento nel quartiere Tamburi, abbiamo avuto i monitoraggi ambientali nel raggio di 20 Km dallo stabilimento, possiamo contare sulla istituzione del Primo Registro Tumori regionale d’Italia.
Anche grazie a queste attività, la Magistratura è potuta intervenire in maniera più significativa che in passato. Tutto questo mentre la maggior parte degli avversari politici, con la collaborazione fattiva dei governi nazionali, si opponevano al lavoro politico-legislativo che la Regione svolgeva ai fini di ottenere Norme più restrittive sulle emissioni.
Molti di questi oggi provano a speculare su un rinvio a giudizio che, a nostro avviso, consentirà a Nichi Vendola di dimostrare la sua totale correttezza di comportamento nell’esercizio delle sue funzioni di Presidente della Regione.
Abbiamo grande rispetto per il lavoro che sta svolgendo la Magistratura e siamo certi che ancora una volta sarà dimostrato che Nichi Vendola ha sempre agito per il bene comune e per coniugare il diritto alla salute con quello al lavoro. Cosa che ha contraddistinto tutta la sua storia personale e politica.
Per questo non staremo in silenzio di fronte alla speculazione politica e al fango gratuito che alcuni soggetti stanno mettendo in atto contro Nichi Vendola e SEL. La storia dimostrerà che l’unico Presidente della Regione Puglia che ha ingaggiato un duello serrato contro l’inquinamento e per riconvertire le fabbriche inquinanti, non si è piegato ai desiderata della famiglia Riva. Il fatto che in una realtà, dove i Riva hanno fatto il bello e il cattivo tempo in quasi tutti i settori della vita pubblica, il Presidente Nichi Vendola e il suo Partito non abbiano preso nemmeno un centesimo da essi costituisce già di per se una garanzia per i cittadini, rispetto ai principi ispiratori delle scelte politiche fatte.
Se ne facciano una ragione speculatori e produttori seriali di fango. Taranto 24\07\2015