L’immagine di home page scelta è quella che segnala un terremoto. Perché di terremoto giudiziario, ancora prima che politico, si tratta da alcuni giorni in qua, ad Altamura. Il sindaco Giacinto Forte agli arresti domiciliari, indagato assieme a una dozzina di altre persone a vario titolo, per un’ipotesi di appalti truccati e corruzione. La cosa, naturalmente, si riflette sulla vicenda amministrativa comunale. Forte è sospeso, il vicesindaco è a termine perché scadrà il 30 luglio il suo incarico al riguardo. Così, vari consiglieri comunali altamurani vanno dal prefetto per chiedere cosa fare. Se, ad esempio, non sia il caso di rimandare tutti a casa e indire nuove elezioni comunali. Oppure si trovi un’alternativa, basta che si capisca come si deve andare avanti, nella città murgiana.
Dal prefetto, per motivi assolutamente diversi, va pure un candidato sindaco di Martina Franca. Si tratta di Pino Pulito, rimasto fuori dal ballottaggio per 22 voti. Però ci sono, secondo il manoscritto del presidente della commissione elettorale, “dati palesemente inattendibili” alla base di tutto il procedimento che ha portato al ballottaggio e dunque, all’esito finale delle elezioni amministrative del mese scorso. Questo è il ragionamento che farà Pino Pulito al prefetto: vanno riaperti i plichi, almeno per due sezioni. Bisogna bloccare tutti i procedimenti successivi al primo turno elettorale. La massima autorità amministrativa provinciale tarantina, direttamente dipendente dal ministro dell’Interno, chissà che tipo di risposta sia intenzionato a dare. A parte una, forse scontata, indicazione: passare dal Tar.