Il collegio di garanzia del Coni ha accolto il ricorso del Bisceglie per l’ammissione al campionato di calcio di serie C. Ha anche accolto il ricorso dell’Audace Cerignola per il ripescaggio.
In queste condizioni, le due squadre pugliesi sono titolate a disputare la serie C 2019-2020. Così, il terzo campionato professionistico, da 59 iscritte passerà a 61. Passerebbe, meglio.
Perché i responsabili di quella lega hanno sempre detto che il numero giusto è 60, tre gironi da venti. Così, alla vigilia dei calendari (domani, salone di rappresentanza del Coni) si prospettano varie soluzioni: o due gironi da venti e uno da ventuno squadre, o un’ammissione in meno per far posto al Bisceglie (in tal caso sarebbe a rischio la Paganese che con i pugliesi perse i playout) o un ripescaggio in meno per fare spazio all’Audace Cerignola (Modena o Reggiana?). Ma in caso di esclusioni di società già titolate, vuoi che non si aprano contenziosi? Oppure una valutazione dell’ammissione dei due ricorsi pugliesi e chissà.
Tutto ciò, con gironi già composti e, come detto, a un giorno dai calendari. Il caos è arrivato puntuale anche quest’anno.