Di seguito un comunicato diffuso da Pier Luigi Lopalco, consigliere regionale della Puglia:
Anche dalla Puglia arriva forte e chiara la richiesta di indire il referendum abrogativo della legge Calderoli. Con 25 voti a favore e 9 contrari il Consiglio regionale ha approvato la mozione che chiede l’indizione del referendum popolare.
La nostra è una battaglia giusta che trova grande condivisione, dentro e fuori le istituzioni.
Vogliamo dire no a un disegno che spacca il Paese stravolgendo la Costituzione, che acuisce le disuguaglianze tra regioni, penalizzando soprattutto il sud, e che divide il paese in settori cruciali come la sanità, l’istruzione, l’ambiente e i trasporti.
Dispiace che le opposizioni non abbiano accolto l’appello all’unità e che, nel tentativo di distogliere l’attenzione su un tema così importante, o peggio ancora affossare il provvedimento, abbiamo deciso di anticipare la discussione sul Trattamento di Fine Mandato per i Consiglieri regionali.
Avremmo voluto avviare un confronto franco e trasparente. Invece si è preferito perdersi in discussioni e manovre tattiche per soffocare il dibattito e la partecipazione. Peccato! Noi porteremo avanti la nostra battaglia e garantiremo la massima mobilitazione attraverso la raccolta firme, la promozione di incontri e dibattiti per spiegare ai cittadini le ricadute di un simile provvedimento e dire No a un disegno che spacca il Paese e penalizza il mezzogiorno.
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Di seguito un comunicato diffuso dalla Regione Puglia:
“Il regalo più bello al presidente Emiliano, nel giorno del suo compleanno, lo abbiamo fatto noi costringendo la sua maggioranza a bocciare la proposta di legge che reintroduceva il TFM. Per mesi, infatti, la maggioranza, e in modo particolare il PD, è stata dilaniata fra chi era a favore e chi era contro solo per diktat-minaccia dall’alto. Oggi chiedendo di anticipare in aula la discussione abbiamo, finalmente, risolto il problema: costretto la maggioranza a decidere! Certo aprendo all’interno del centrosinistra una voragine interna, ma questo non è un nostro problema: noi di Fratelli d’Italia abbiamo dichiarato in apertura di seduta di essere contrari e che, comunque, avremmo votato contro, ma il nervosismo mostrato in aula, in primis dal presidente Michele Emiliano, la dice lunga sullo stato di salute delle forze politiche che governano la Regione Puglia.
“Infine, una considerazione doverosa sull’idea che questa maggioranza ha della democrazia: assistiamo da un po’ di Consigli all’utilizzo degli emendamenti che con la forza dei numeri zittiscono la minoranza, sovvertono l’ordine dei lavori e inventano regole a uso personale. Dopo i metodi usati per approvare la legge sulla Parità di Genere e quella di oggi per abrogare il TFM denunciamo un clima avverso alle opposizioni, aggravato dal fatto che siamo di fronte a un presidente del Consiglio, Loredana Capone, che invece di essere arbitro e mediatore, svilisce il suo ruolo istituzionale con considerazioni e prese di posizione politiche pericolose per la tenuta dei lavori d’aula.”