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Gallipoli: no alle giostre per la festa patronale, i motivi Santa Cristina

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Di seguito un comunicato diffuso dal Comune di Gallipoli:

“Siamo amareggiati e profondamente delusi da questa situazione che ha posto sia l’amministrazione comunale che gli stessi uffici in una situazione di difficoltà estrema, ma dinanzi alla sicurezza e all’incolumità pubblica non è possibile, in alcun modo, abbassare la guardia. Per questo motivo è importante chiarire cos’è accaduto nell’ultimo mese e spiegare ai cittadini il perché dell’assenza delle giostre per la festa patronale di Santa Cristina.

Come di norma, al fine di posizionare le giostre su un’apposita area, occorre avere le carte in regola e una visione comune. Per questo motivo, nell’arco di un mese, sono stati svolti numerosi incontri con i giostrai, una decina ad oggi, i quali inizialmente hanno chiesto di poter occupare l’area destinata al parcheggio di via Zacà. Una richiesta che fin da principio è stata respinta al fine di tutelare la zona da poco inaugurata che svolge un ruolo importante per la viabilità cittadina e che, sopra ogni cosa, è stata adeguata anche strutturalmente per un altro uso.

In alternativa, la stessa amministrazione ha posto da subito due soluzioni proponendo due aree valide, grandi, idonee e sicure che non avrebbero in alcun modo danneggiato l’ambiente circostante e allo stesso tempo garantito la sicurezza dei fruitori. Tra queste, sulla scia degli esempi dei grandi centri che decentrano il luna park, pur restando in un contesto residenziale, amministrazione e uffici, congiuntamente, hanno proposto l’area mercatale in via Alfieri dove vi sarebbe stata un’ulteriore programmazione per rendere viva la zona e attrarre più pubblici in occasione del posizionamento del luna park.

Un’idea respinta dai giostrai. Da qui, è stato successivamente svolto un ulteriore sopralluogo nell’area cimiteriale, quella in cui insiste il terminal turistico. Tuttavia, un grande problema è stato rappresentato dall’effettiva accessibilità degli autobus che doveva essere garantita, prima di tutto, anche durante i giorni di festa. E ancora: chiamate, riunioni, accordi con i vettori cui è stato sottoposto un progetto che tutelasse l’accesso dei mezzi e il divertimento dei più piccoli con il vicino posizionamento delle giostre. Questa soluzione è parsa come un punto di incontro in grado di accontentare tutti anche gli stessi giostrai che, solo in un secondo momento, non hanno ritenuto lo spazio adeguato al posizionamento. Perciò, si è provveduto a realizzare un altro progetto che ha richiesto ripetuti sforzi, pareri e incontri.

Ma un’idea felice non può essere tale se non accompagnata dall’opportuna burocrazia che un Ente deve rispettare: per questo motivo, ai fini della commissione pubblico spettacolo, agli stessi giostrai è stata richiesta la documentazione obbligatoria da presentare agli organi competenti. L’accordo era stato dunque trovato rispetto all’area, ossia quella del grande parcheggio dinanzi al cimitero, adiacente a via Zacà, ma i giostrai hanno per due giorni rimandato la consegna della documentazione prevista dalla legge per questa tipologia di eventi, più volte sollecitata. Documentazione propedeutica e necessaria per la commissione che solo essendone in possesso e verificandone l’idoneità può dare o meno l’assenso per procedere. Tuttavia la documentazione non è mai stata consegnata, anche dopo numerose sollecitazioni. Per due giorni i giostrai hanno rimandato l’incontro e, oggi, nel momento in cui si è riunita la commissione, non si sono presentati né tantomeno hanno presentato la suddetta documentazione. Perciò non è stato possibile autorizzare il luna park.

In conclusione, in questi giorni di lunga “trattativa” in cui l’Ente ha posto le migliori condizioni e l’effettiva possibilità di svolgimento delle attività, al fine di tutelare la città e garantire un’area idonea per la sicurezza dei fruitori, la mancata documentazione da parte dei giostrai porta a una mancata area luna park per questa festa patronale. Un’amministrazione non può chiudere gli occhi su gravi mancanze burocratiche e non può fare finta di nulla. Siamo dispiaciuti per i più piccoli e per le famiglie che aspettano ogni anno con grande attesa questo momento ma senza la documentazione idonea non si può autorizzare. La sicurezza prima di ogni altra cosa”.

 


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