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Diga Pappadai, nel tarantino: emblema dei ritardi, almeno c’è un protocollo per la sicurezza Funzionalità dell'invaso condizionata (anche) da un contenzioso

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Di seguito un comunicato diffda Consorzio di bonifica Arneo:

Stamattina, alla presenza del nuovo Prefetto di Taranto Antonella Bellomo, del commissario unico straordinario dei Consorzi di Puglia Alfredo Borzillo, i rappresentati dei Comuni dell’area in cui insiste la diga Pappadai, dell’ingegner Pellegrino Solimene del Registro italiano dighe, dei Vigili del fuoco e della Protezione civile, c’è stata l’approvazione del protocollo d’intesa tra tutte le parti citate per rinnovare le misure di sicurezza della diga del Pappadai (TA). Il documento stabilisce le misure di prevenzione in relazione ai possibili rischi che derivano dalla gestione di una diga che siano di natura idrogeologica e/o sismica e in funzione dei vari pericoli si stabilisce un protocollo di allerta con vari stadi di attenzione: per ognuno di essi l’ente gestore attua misure di sicurezza, appunto, comunicati a tutte le parti interessate.

La diga Pappadai è tuttora in fase di invaso sperimentale per i ritardi del mancato ripristino del canale a cielo aperto che adduce acqua al ‘Sinni Tre’ da parte dell’Eipli (Ente per lo Sviluppo dell’Irrigazione e la Trasformazione Fondiaria in Puglia, Lucania ed Irpinia) e dunque ciò ha portato al contenzioso il Consorzio dell’Arneo, gestore dell’opera, contro Eipli. In sei anni l’Eipli, competente per quell’adduttore, non permette il collaudo e la funzionalità della diga Pappadai; all’Eipli, e solo ad esso, spettano i lavori di manutenzione del canale che permette il passaggio di acqua nella diga. Il danno provocato risulta elevatissimo sia dal punto di vista economico sia da quello della gestione della distribuzione delle acque nella zona dell’Alto Salento, fortemente penalizzata da una condotta pregiudizievole. Ecco quanto alla luce di questo stallo nella situazione gestionale della diga sia stato importante dare seguito al protocollo di sicurezza per consentire un riscontro a tutte le criticità e garantire una adeguata copertura su tutto il territorio interessato.


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