Di seguito un comunicato diffuso da Renato Perrini, consigliere regionale della Puglia:
Apprendo con sconcerto e tristezza della decisione del presidente della provincia di riposizionarsi politicamente, non sappiamo -visto che non lo dichiara apertamente- se approdando nelle file di quel PD che, a suo dire, lo starebbe sostenendo, o richiamato dalle altre sirene con cui ha finora apertamente flirtato. Sconcerto che riguarda sia la forma scelta, quella dell’intervista su un quotidiano, che meraviglia (meraviglia perché con la sua esperienza politica dovrebbe avere una concezione ben diversa della vita di partito) sia, soprattutto, per le motivazioni addotte, assolutamente prive di ogni fondamento. Nessuna sorpresa invece per la decisione in sé, ovvero quella di rompere un rapporto di lunga data con Raffaele Fitto, a cui il sindaco di Massafra, che appare essere colto da un improvviso attacco di amnesia, deve sicuramente tutto della sua lunga carriera di professionista della politica. E’ comprensibile la sua preoccupazione, soprattutto in vista della prossima ineleggibilità, di ricercare una nuova collocazione, per la quale prova a individuare spazi a prescindere, ovunque o con chiunque sia possibile, tradendo amicizie, ideali, valori. Ciò che più dispiace è che, non assumendo in pieno la responsabilità di una decisione di natura politica, sia sceso sul piano dell’attacco personale, uniformandosi a quel tipico comportamento delle sinistre da cui, evidentemente per gli ormai stretti rapporti appare essere stato contaminato. Nella intervista appare aver dimenticato che deve all’on.le Chiarelli i benefici e i risultati ottenuti . Dimentica, anche, che, dopo dieci anni di amministrazione di sinistra, subentrata ad una gestione in cui l’attuale presidente aveva un ruolo di rilievo, evidentemente non svolto con la soddisfazione degli elettori, l’on.le Chiarelli, imponendo di fatto proprio il suo nome, l’unica cosa non utile che il parlamentare ha fatto(!), ha riportato il centro destra a guidare la provincia! Sul suo nome c’è stata la convergenza di tanti amministratori e io stesso ho ritenuto che potesse essere la persona giusta per affrontare le tante criticità del nostro territorio, riconoscendogli esperienza e capacità. A maggior ragione oggi manifesto grande delusione per il suo comportamento. Soprattutto se penso che, oltre ad essermi battuto perché la sua candidatura alla presidenza della provincia fosse ampiamente sostenuta, superando più di qualche resistenza, ho sempre operato per favorire la più ampia condivisione e partecipazione, che ritengo essere l’unico metodo per ben amministrare un territorio. Quella condivisione che purtroppo non si è realizzata per scelte di Tamburrano. Dimentica, infine, che quel rapporto con il PD, che vanta oggi di sostenere, nasce da una precisa scelta di natura politica, che l’on.le Chiarelli ha fortemente voluto, e che larga parte del PD, e lo stesso Emiliano hanno contrastato, in un momento in cui le difficoltà della nostra provincia richiedevano una forte assunzione di responsabilità.
Quanto affermato circa il dialogo costante con il PD è un dato di fatto; ciò che non si dice è che quel rapporto è stato l’unico ricercato e coltivato dal presidente della provincia che, invece, ha sistematicamente ignorato la sua parte politica, a tutti i livelli. Nel tentativo di delegittimare sul piano personale l’on.le Chiarelli lo si accusa di non aver prodotto risultati per il territorio, sin da quando ricopriva la carica di consigliere regionale, omettendo di precisare il suo ruolo di opposizione. Non si ricorda, volutamente, che in quel ruolo l’on.le Chiarelli ha sempre difeso il territorio con trasparenza e fermezza, opponendosi a qualunque tentativo di ulteriore sfregio. Se c’è un dato inoppugnabile è che nessuna risposta è mai giunta dalla provincia alle tante istanze provenienti dai sindaci e dai consiglieri comunali; quei sindaci e quei consiglieri comunali che, seguendo le indicazioni del partito, e dell’on.le Chiarelli in particolare, ma anche le mie sollecitazioni, ne hanno consentito la elezione. Amministratori costretti a lunghe attese dietro la porta del presidente che, sono i fatti a parlare, non hanno ricevuto alcuna risposta alle tante richieste che riguardavano di volta in volta strade, scuole, servizi, lavoro. Senza parlare del totale auto isolamento anche nei riguardi della rappresentanza regionale. Personalmente mi sono speso in ogni modo nei confronti di Emiliano e dell’assessore Capone, per individuare soluzioni sia per il Paisiello sia per Isolaverde. Che Tamburrano decida di cambiare casacca o di allontanarsi da un partito, soprattutto oggi, non fa notizia; necessario però non sovvertire la realtà dei fatti.
(foto home page: Martino Tamburrano)
Penso che questi continui voltafaccia facciano male alla politica già largamente sotto accusa per i numerosi casi di corruzione. Non ci meravigliamo se poi si affermano i cosiddetti movimenti di protesta. La politica vuole recuperare il terreno perduto comincino ad amministrare per il bene pubblico e non pensando solo a questo o quel tornaconto
Grazie per il suo intervento. Naturalmente, si tratta dell’opinione del movimento dei Conservatori e riformisti e il presidente della Provincia di Taranto ha tutto lo spazio per contestare tale interpretazione. (agostino quero)